Sicurezza, la posizione dell’Amministrazione comunale sulla richiesta di un consiglio comunale aperto
Questo il documento dell’Amministrazione comunale sulla richiesta di un consiglio comunale aperto sul tema della sicurezza.
“In seguito al consiglio comunale del 3 novembre, che ha visto la presenza di un sit in di cittadini – proseguito all’interno del sala del Consiglio – per esprimere solidarietà al giovane aggredito da sconosciuti di ritorno da una discoteca, l’amministrazione esprime alcune considerazioni legate alla conseguente richiesta di un consiglio comunale aperto sulla sicurezza avanzata da alcuni partiti politici di opposizione, dalla madre del ragazzo e alcuni altri cittadini.
L’amministrazione ha apprezzato l’intento solidale verso il giovane da parte dei suoi coetanei e da parte di numerosi cittadini invitati al sit in da vari promotori, partecipandovi con il Sindaco, che senza indugio quella sera è sceso tra i partecipanti sulle scale del Comune, ma va rilevato che nel corso del consiglio comunale sono state lanciate offese e aggressioni verbali non degne di una società che vuole dare il giusto esempio di partecipazione civile e di rispetto delle istituzioni ai propri giovani, che erano lì presenti e sono rimasti spaesati da tanto livore e dalle offese rivolte alle istituzioni pubbliche.
La questione della sicurezza urbana è uno dei principali motivi di dibattito politico in tutta Italia e la nostra città non è esente da complesse problematiche, legate anche ad una abbondante immigrazione particolarmente concentrata in alcune zone della Città, dall’elevato numero di abitazioni disponili per gli affitti e dal posizionamento turistico sulla scena nazionale.
Montecatini Terme è conosciuta infatti come grande città turistica, sede di eventi importanti, ma è anche un luogo che soprattutto in alcune zone i suoi cittadini fanno fatica a riconoscere rispetto agli anni d’oro del termalismo in quanto strategica anche per insediamenti non certo positivi.
Sindaco, amministrazione e consiglieri comunali di maggioranza non intendono negare i problemi e sono impegnati su molti fronti, con una serie di attività concrete e riscontrabili, elencate anche nei giorni scorsi tramite un comunicato piuttosto specifico (qui).
Queste attività sono esercitate nel rispetto della legge in collaborazione con i rappresentanti dello Stato, in primis il Prefetto, ai quali vengono riportate le istanze dei cittadini; cittadini che periodicamente l’amministrazione ha incontrato e incontra, tramite momenti di dibattito aperto a cui hanno presenziato anche le stesse forze dell’ordine, in alcuni casi.
La richiesta di consiglio comunale aperto non si fonda su una proposta concreta di azioni amministrative e interventi da parte dei firmatari e di conseguenza rappresenta una sorta di “secondo tempo” rispetto al Consiglio Comunale Straordinario sulla sicurezza, richiesto e ottenuto dalle minoranze lo scorso 16 ottobre. Un consiglio durante il quale, in effetti, fu la maggioranza ad essere sorpresa dalle poche o nulle proposte ricevute dalla stessa minoranza che lo aveva richiesto.
In seguito a quel consiglio straordinario si è tenuta una nuova riunione del COSP in Comune a fine ottobre, su richiesta del Sindaco: ovvero un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza dei massimi responsabili rispetto a quanto previsto dalla legge Minniti, cioè Prefetto, Questore, Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Municipale.
Questo incontro è stato organizzato per affrontare insieme i problemi evidenziati in merito alla sicurezza per Montecatini Terme e in quella sede il Sindaco Bellandi ha riferito ampiamente il dibattito occorso durante il consiglio straordinario, e tutte le istanze riportate anche dalle opposizioni, seppure non foriere di proposte specifiche. (Comunicato stampa qui)
Va pur detto poi che le competenze del Comune, e quindi del consiglio comunale, in tema di sicurezza sono estremamente parziali rispetto alla sua trattazione complessiva, che riguarda anche e soprattutto le forze dell’ordine, le quali si coordinano appunto attraverso il Cosp. Nonostante questo, il Comune è costantemente attivo su tutti i temi e le svariate iniziative o azioni, come ad esempio la chiusura dei locali pubblici molesti, sono sempre il frutto della collaborazione tra le realtà istituzionali, anche se per una strana ironia della sorte il Sindaco è esclusivamente chiamato in causa e attaccato (spesso con offese personali) come diretto responsabile di qualsiasi evento negativo.
La partecipazione diretta della cittadinanza alla vita pubblica è una priorità dell’amministrazione, come dimostra il regolamento approvato in consiglio comunale alcune settimane orsono (qui) . Tale strumento, a disposizione di ogni singolo cittadino, elenca dettagliatamente tutte le possibilità di favorire una vera e proficua partecipazione della cittadinanza e ricorrendo all’applicazione dell’articolo 7 (assemblea partecipativa) dello stesso regolamento, il Consiglio comunale potrebbe concretamente dare voce a tutte le realtà locali e ai cittadini interessati a dare il proprio contributo. A tale processo partecipativo, che non si esaurisce in una sola riunione ma si concretizza in un percorso più articolato e che deve produrre proposte, potranno partecipare le realtà istituzionali impegnate nel campo della sicurezza”.