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Parole della domenica, “Uniti per la nostra città” non sia solo uno slogan ma un’efficace azione di rilancio

Parole della domenica, “Uniti per la nostra città” non sia solo uno slogan ma un’efficace azione di rilancio

“Uniti per la nostra città”: è questo il messaggio che ha caratterizzato la manifestazione di qualche sera fa in centro. Alla fiaccolata hanno partecipato oltre 100 persone, per protestare contro le intrusioni, gli episodi di vandalismo e i furti ai danni di alberghi dismessi o chiusi per la stagione invernale. Titolari di strutture ricettive, commercianti e cittadini hanno voluto trasmettere un messaggio unitario in difesa di Montecatini. Nessuna critica contro le forze dell’ordine, ma solo la volontà di creare più sicurezza insieme.
“Uniti per la nostra città” sembra uno slogan efficace non solo per il presente ma anche soprattutto per un futuro per Montecatini tutto da costruire. La città ha assolutamente bisogno che le categorie economiche e tutti quelli che le vogliono bene uniscano le forze per uscire dal tunnel della crisi che non fa vedere, al momento, spiragli di luce.
Negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso l’unione tra “bagnaioli” era scontata e i risultati furono notevoli. Gli ultimi anni, invece, sono stati all’insegna di improduttive divisioni. Ora c’è la necessità di riprendere quello spirito unitario di tanti anni fa per un cammino che dia lo slancio per una ripresa vera.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica a tutti quelli che ci seguono
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(a cura di Mauro Lubrani)

L’incanto di Giovanni Allevi

Cosa ci importa delle scarpe bianche di John Travolta, di fronte all’incanto di Giovanni Allevi?  Il pianista e compositore è tornato a suonare davanti a un pubblico dopo due anni di stop per la malattia, il mieloma multiplo, una neoplasia cronica che non si vince mai. Emozionando il pubblico dell’Ariston con la sua umanità, ha detto: «All’improvviso mi è crollato tutto. Ho perso il lavoro, i capelli, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare». Ha elencato i doni inaspettati che gli ha portato il dolore. «Quando non c’è più certezza del futuro bisogna vivere più intensamente il presente. È come se avessi strappato alla mia fine una manciata di anni e voglio viverli più intensamente possibile». Per Allevi, l’accettazione del dolore non è una scelta di rassegnazione. È una scelta di coraggio. La vita non ci appartiene. Essa non ha avuto inizio quando lo abbiamo deciso noi, e non ha termine neppure quando lo stabiliamo noi. Non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima. Suonerò “Tomorrow” perché domani ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello.»
Riccardo Maccioni – Avvenire 9 febbraio 2024

Addio ad Antonio Paolucci

Antonio Paolucci (Rimini, 29/9/1939-Firenze, 4/2/2024)

“Ci ha lasciato un uomo di Stato ed uno dei più significativi studiosi italiani degli ultimi decenni, con doti di eloquio e scrittura impareggiabili e un naturale talento nel diffondere il sapere. Non solo: Antonio Paolucci possedeva la capacità di governare l’arte e il suo mondo, di soprintendere ai suoi delicatissimi equilibri. Da ministro e a capo dei Beni Culturali fiorentini è stato la guida, per tanti anni, del sistema della tutela, dunque la sua scomparsa è una perdita incolmabile. Le Gallerie degli Uffizi, che annoverano numerosi dipendenti cresciuti alla sua ombra, si stringono alla famiglia nel cordoglio. In suo onore, l’Auditorium del museo dove tante volte ha incantato le persone con le sue parole, porterà il suo nome, mentre la sua eredità intellettuale sarà di scientifica ispirazione”.
Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde sulla scomparsa di Antonio Paolucci.
Prestigioso storico dell’arte, ha diretto i Musei Vaticani, è stato soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e ministro per i Beni culturali e Ambientali dal 1995 al 1996 nel governo Dini. Rimini, dove era nato il 29 settembre 1939, gli aveva conferito il Sigismondo d’oro.

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Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi

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