Parole della domenica, Terme e altri problemi: la città aspetta che qualcuno accenda il fuoco
Dunque, la Regione con tutte le magagne che giustamente possiamo accollargli ha stanziato sui 17 milioni per Tettuccio, Regina, Excelsior; degli altri stabilimenti sappiamo l’impegno del Comune e della Banca. Comprato tutto l’ambaradan c’è da metterlo a frutto e questo è il difficile, perchè gli enti dovranno trovare gestori affidabili (più di uno, io credo), far loro un bel contratto lungo e non capestro, facilitarli nella riconversione degli stabilimenti (e qui il Tettuccio e il Regina potranno riconvertirsi in parte a centri polifunzionali, la Torretta sfruttare le sue potenzialità naturalistiche e perchè no esoteriche, il Tamerici diventare un centro culturale per convegni e ogni genere di manifestazioni, ecc. ecc.) Certo di facile non c’è più niente, ma le potenzialità della città sono inalterate. Chi ha una pineta urbana come noi (risistemata e valorizzata, certo) chi tanti stabilimenti storici da poter impiegare per le manifestazioni più diverse? Mi sono imbattuto in un articolo del 1913 (e dalli, dirà qualcuno!) nel quale si racconta una manifestazione al Kursaal con 2000 Montecatinesi battaglieri per non farsi scavalcare dalla politica (volevano costruire le bibite gratuite alla Pieve…) Qui forse ora saremo in 200 o magari in 20, ma la città aspetta solo che qualcuno accenda il fuoco…
Roberto Pinochi – Facebook 15 gennaio 2025
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Il successo di un libro sulla Bibbia
Che il libro più venduto del 2024 (e il più regalato per lo scorso Natale) sia stato “Il Dio dei nostri padri” del giornalista Aldo Cazzullo è un dato sorprendente – e persino eclatante, visto il tema –, che offre alcune informazioni interessanti su cosa si muove nel cuore e nella mente degli italiani. Il vasto gradimento del «grande romanzo della Bibbia», come si definisce nel sottotitolo, mostra che gli argomenti religiosi non sono affatto marginali nei gusti culturali della gente e, allo stesso tempo, conferma quel che di recente ha osservato il Censis fotografando la fede degli italiani, con il dato del 71% che si dice “cattolico” – sebbene, di certo, a modo suo – a interrogare su un’appartenenza largamente individualistica eppure persistente. E intellettualmente attiva.
Avvenire – 17 gennaio 2025
L’inedito di Primo Levi
Due facciate su carta grigiastra, datate 27 aprile 1945, tre mesi esatti dopo l’ingresso, ottant’anni fa, dell’Armata Rossa nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. A scriverle è Primo Levi, indirizzando all’amica e partigiana Bianca Guidetti Serra la sua prima lettera in Italia dopo la liberazione.
Il documento, finora inedito, fa parte della mostra Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l’Europa (inaugurazione a Torino, a Palazzo Madama, giovedì 23 gennaio alle 18, apertura al pubblico dal 24 gennaio al 5 maggio 2025) e sarà pubblicato in anteprima sul nuovo numero de «la Lettura». Ad accompagnarlo, un testo di Domenico Scarpa, curatore della mostra, promossa dal Centro internazionale di studi Primo Levi.
La lettera, osserva Scarpa nel supplemento, «è notevole» perché lo scrittore e testimone fa in poche righe «una sintesi, la più precoce che si conosca, di Se questo è un uomo e dei primi episodi della Tregua». Non solo, prosegue lo studioso, «raccontare le avventure di questa lettera significa ricostruire mezzo secolo di storia europea».
Corriere della Sera / La Lettura – 17 gennaio 2025
2024: l’anno più caldo di sempre
Le diverse sfumature di rosso indicano temperature più calde della media, o le più calde mai registrate, in diverse parti del globo. Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S) ha confermato il 2024 come l’anno più caldo mai registrato a livello globale. Non solo: quello appena passato è anche il primo anno solare in cui la temperatura media globale ha superato il livello preindustriale di 1.5°C. Anche se questo non significa che abbiamo superato il limite fissato dall’Accordo di Parigi nel 2015 — che si riferisce alle anomalie di temperatura mediate su almeno 20 anni — sottolinea che le temperature globali stanno aumentando al di là di quanto l’uomo moderno abbia mai sperimentato.
Gli scienziati di Copernicus, che hanno documentato record di temperatura giornalieri, mensili e annuali senza precedenti per il 2024, puntualizzano che il cambiamento climatico di origine umana rimane il principale responsabile delle temperature estreme della superficie dell’aria e del mare. Alle temperature insolite, tuttavia, hanno contribuito anche altri fattori, come l’Oscillazione Meridionale El Niño, fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale (America Latina).
Valeriano Musiu – Corriere della Sera / Clima e ambiente, 15 gennaio 2025
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