Parole della domenica: svolta nella raccolta dei rifiuti, il Comune segue l’esempio virtuoso di Capannori
L’idea è sicuramente importante e ambiziosa, specie in una città che nella raccolta dei rifiuti ha uno dei suoi talloni di Achille. La nuova amministrazione guidata dal sindaco Claudio Del Rosso punta a raggiungere il 75% di raccolta differenziata nel 2029, con una divisione molto netta e accurata dei materiali riciclabili, in modo da ottenere maggiori risorse per coprire le spese del servizio.
L’esempio virtuoso lo abbiamo a pochi chilometri da casa e, infatti, il nostro Comune ha aderito alla rete “RifiutiZero”, che ha il suo punto di riferimento in Rossano Ercolini, direttore del centro di ricerca di Capannori. Quest’ultimo ha illustrato la collaborazione avviata tra le due realtà. “Se teniamo divisi i flussi in modo preciso – ha sottolineato – i rifiuti non ci sono. Questa è una sfida, non c’è niente di automatico, lungo il cammino potremmo incontrare molti più problemi di quanto possiamo immaginare. Montecatini, in base a quanto risulta al 31 dicembre dello scorso anno, è in una posizione assai arretrata in Toscana per quanto riguarda la raccolta differenziata”.
Il lavoro da fare sarà lungo e nemmeno facile. Servirà soprattutto un’attività di educazione e di richiamo alla responsabilità nei confronti dei cittadini. In troppi sono abituati ad uno smaltimento “selvaggio”.
Comunque, l’assessore all’ambiente Bini ha annunciato gli obiettivi del Comune: “Vogliamo arrivare al 65% di raccolta differenziata nel 2026 e del 75% nel 2029. Nel quinquennio successivo, la nuova amministrazione potrà sfiorare il 90%”.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
La magia di Dynamo Camp fa sognare tanti ragazzi
Suonare la batteria davanti a uno stadio gremito, come una vera rock star. Vedere gli unicorni e un arcobaleno pieno di colori. Oppure essere a New York e fare colazione da Tiffany, come Audrey Hepburn nel celebre film. Sono alcuni dei sogni che i ragazzi hanno condiviso con il collettivo Fuse* e che, attraverso una speciale «macchina», assumono forme inaspettate. Il risultato è una delle sorprendenti opere visibili oggi nella Art Gallery all’interno di Dynamo Camp, il camp sulla Montagna pistoiese che offre programmi di terapia ricreativa a bambini con patologie e alle loro famiglie, il quale dalle 10 alle 18 apre le porte al pubblico per l’open day annuale. Un’occasione per visitarne gli spazi e sperimentare attività come tiro con l’arco, arrampicata, circo, radio e fattoria, così come per conoscere una realtà che da 18 anni ricorda quanto i sogni possano dare forma al mondo.
I beneficiari dell’ultimo anno sono 9.235, oltre seimila dei quali raggiunti con progetti sul territorio. Come i city camp (a Milano, Firenze, Genova, Roma, Napoli, Termoli, Torino) e come quelli a Riva degli Etruschi, Misurina, Jesolo e Brindisi per supportare le famiglie in lista d’attesa per Limestre e nel quotidiano. Nel frattempo a Dynamo i programmi per adolescenti sono divenuti internazionali, altri si rivolgono a disabili adulti. A fratelli e sorelle è dedicata una formazione per diventare volontari: «È una magia stare qua», dice in una testimonianza video una partecipante. Ma l’universo attorno al camp, inserito in una riserva naturale affiliata al Wwf, è sempre più articolato. Di recente la Fondazione Comunità Dynamo ha preso in carico 33 richiedenti asilo con mandato della Prefettura di Pistoia.
Giulia Gonfiantini – Corriere Fiorentino, 6 ottobre 2026
Influenza e Covid, via alle vaccinazioni di richiamo
La campagna di vaccinazione gratuita contro l’influenza e di richiamo contro il Covid, partita nei giorni scorsi nelle Rsa, da domani scatta anche negli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. I destinatari sono tutti gli over 60, ma anche le persone fragili di ogni età, i loro eventuali badanti e le categorie professionali a rischio, a partire dalle professioni sanitarie. La doppia vaccinazione potrà essere fatta nello stesso momento. Ma oltre agli ambulatori dei singoli dottori (e alle farmacie convenzionate), le Asl in alternativa hanno messo a disposizione alcuni centri vaccinali (per l’Asl Toscana Centro sono quelli di via Cappuccini a Empoli, di viale Matteotti a Pistoria, di via Lavarone a Prato e della cittadella di San Salvi a Firenze) per i quali ci si può prenotare sul sito web «Prenota Vaccino» della Regione, attivo già dai giorni scorsi. Per tutti i non aventi diritto ai vaccini gratis resta invece la possibilità di acquistarli nelle farmacie.
Corriere Fiorentino, 6 ottobre 2026
Il premio Nobel Rigoberta Menchù: “Un grammo di caffè per la pace”
«La pace si fonda sul dialogo», ha affermato Rigoberta Menchú Tum, Premio Nobel per la Pace 1992, «e se non c’è dialogo non può esserci neanche un mondo multietnico e interetnico». All’attivista guatemalteca di etnia Maya K’iche’ e professoressa della Facoltà di diritto dell’Universidad Nacional Autónoma de México sono stati riconosciuti i suoi «sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene», con cui segue le impronte della sua famiglia, da sempre impegnata in azioni verso i militari per gli abusi compiuti contro ai diritti umani, e che oggi si traducono in organizzazione e sostegno di iniziative a favore delle donne, delle minoranze e dei popoli Maya, e di progetti istituzionali volti alla comunicazione internazionale. Ambasciatrice Onu dal 1991, Menchú ha preso parte alla stesura di una dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni siglata dalle Nazioni Unite.
Fortemente legata all’Italia e alla città di Torino, che nello stesso anno dell’assegnazione del Premio Nobel le ha conferito la cittadinanza onoraria, Rigoberta Menchú è stata voluta dalla Fondazione Lavazza, e dal suo presidente Giuseppe Lavazza, in occasione della celebrazione dei 20 anni dalla sua istituzione con l’evento “The Coffeprint of Tomorrow”, lunedì 30 settembre, alla Nuvola torinese, perché, come ha spiegato l’attivista, «un grammo di caffè è un grammo di pace». Durante la giornata di interventi e festeggiamenti, ha stimolato la «rotura del silencio sobre las injusticias», la rottura del silenzio sulle ingiustizie, ha invocato una cultura della pace fatta di armonia, un’università che insegni la pace, e ha restituito alle comunità di persone un potere reale nel rispetto dei diritti. «In un mondo fatto di guerra, capitalismo e materialismo», ha dichiarato durante l’evento, «dobbiamo mediare con quello che materiale non è, dobbiamo ricercare l’essenza delle cose, perché nel mondo io vedo molta solitudine, è un momento faticoso».
Giorgia Bollati – Corriere della Sera / Clima e ambiente del 2 ottobre 2024
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