Parole della domenica, nella “città della musica” non c’è un luogo per ospitare il concerto di Natale
Come potremmo definire Montecatini? Città delle Terme (un tempo d’Europa secondo uno slogan di qualche anno fa) oppure città della musica, avendo ospitato grandi personaggi come Verdi, Puccini e Leoncavallo tanto per citarne alcuni? Tuttavia, come ha affermato recentemente Antonio Mariotti, presidente degli Amici della musica, non abbiamo una sede per ospitare concerti in autunno e inverno e quindi è impossibile continuare a definirci “città della musica”..
Il luogo ideale per questo tipo di manifestazioni era lo stabilimento termale Excelsior, che, nei mesi invernali, era solito ospitare anche incontri e convegni. Invece, lo stabilimento in stile architettonico in parte storico e in parte moderno, è passato negli ultimi anni da luogo per la cura delle acque e centro benessere e per iniziative di tempo libero ad una sorta di ingombrante e costoso (per la manutenzione) edificio. Così, si preferisce chiuderlo e riservare tutta l’attività termale al Tettuccio, che un tempo veniva considerato inadatto a restare aperto nei mesi invernali.
Scriveva ancora Mariotti: “Tradizionalmente da oltre 40 anni la nostra Associazione offre alla città il cosiddetto “concerto di Natale” con grande successo. E con rammarico probabilmente dovremo rinunciare a questa bella tradizione perché letteralmente non sappiamo dove fare il concerto . La Sala Portoghesi non sappiamo se in dicembre sarà aperta, anzi: non sappiamo se le Terme saranno aperte. Ma anche ove lo fossero sarà possibile riscaldarla? Questo problema viene da lontano e coinvolge responsabilità passate, presenti e future. Ma rimane il fatto che dovremo chiedere ospitalità a qualche privato (leggi: hotel) con tutte le difficoltà del caso.
Voglio solo ricordare che nel 1945 a guerra non ancora conclusa i milanesi per prima cosa vollero ricostruire il teatro alla Scala duramente colpito dai bombardamenti. E fu reinaugurata 11 maggio 1946. Avranno avuto altre priorità i milanesi in quegli anni tremendi? Eppure per prima cosa e con grande lungimiranza dettero il via ai lavori al teatro. Io credo che la mia città, dopo le Terme , abbia l’inderogabile urgenza di un luogo polivalente che sia utile per un concerto, un incontro, una mostra, una riunione. E che lo si possa usare tutto l’anno”.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica
(a cura di Mauro Lubrani)
Un tempo c’era anche la Torretta
Ormai sembra finita nel dimenticatoio, quasi rassegnati ad aver perduto quello splendido stabilimento che è stato la Torretta. In genere, veniva utilizzato nei mesi estivi per ospitare al pomeriggio, vicino alla galleria dei negozi, concerti, sfilate di moda e naturalmente i turisti potevano anche fare una cura a base di acque termali più leggere e passeggiare nello splendido parco, che confinava con la grande pineta. Un altro degli oltraggi alla città senza colpevoli.
Vogliamo ricordare la Torreta con un’immagine riferita ad un concerto strapieno di pubblico della “regina” della canzone Nilla Pizzi, che ha sempre continuato ad esibirsi a Montecatini anche al Gambrinus e al teatro Verdi, considerata la sua amicizia con Inigo Cortesi e con Osvaldo Tognozzi.
Turismo post-pandemia: un vero tracollo
Emergono dati drammatici nel bilancio del turismo montecatinese nel 2021, in base ai dati statistici del periodo gennaio-luglio, anche se quelli successivi non saranno certo migliori.
«Percentuali di crescita molto alte per il turismo montecatinese nei primi 7 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2020 – scrive l’associazione degli albergatori Apam Federalberghi – ma il raffronto diventa impietoso (con perdite medie dell’84% per ciò che riguarda le presenze totali), se come base di partenza si prende il 2019, ovvero l’ultimo anno pre-pandemia.
Per questo – aggiunge Apam Federalberghi – abbiamo fatto un confronto del 2021 con il 2019 e i risultati appaiono di tutt’altro tenore: gennaio arrivi -83% e presenze -77%; febbraio -82% e -74%; marzo -94% e -91%; aprile -97% e -96%; maggio -90% e -92%; giugno -85% e -84%; luglio -65% e -63%. Per una media che si aggira attorno all’84% di presenze andate in fumo nei primi sette mesi di quest’anno”.
Siamo di fronte – commenta il presidente Carlo Bartolini – a un crollo spaventoso rispetto agli anni pre-pandemia. E’ vero che nella scorsa primavera-estate c’è stato un recupero, se confrontato con lo stesso periodo del 2020, ma è una ripresa che si fonda sul nulla, su un mercato assolutamente fermo e che presenta numeri su arrivi e presenze bassissimi. Fintanto che non terminerà l’emergenza mondiale, i dati turistici per Montecatini resteranno drammatici: senza gli stranieri, senza il turismo su gomma, senza i turisti di qualità legati al territorio e alle terme rischiamo una grossa débacle economica per tutto il settore per il secondo anno consecutivo”.
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