Parole della domenica: manca una settimana al ballottaggio per la scelta del sindaco, una sfida all’ultima scheda

Manca una settimana al ballottaggio tra il sindaco uscente Luca Baroncini (Centrodestra) e il candidato sindaco Claudio Del Rosso (Centrosinistra). Lunedì prossimo conosceremo chi guiderà il Comune per i prossimi cinque anni. Entro le ore 13 di oggi potranno essere formalizzati ulteriori collegamenti tra le liste. Il candidato Arena ha già dichiarato, in accordo con i componenti della sua lista, di rimanere fuori da possibili accordi con i due candidati.
Sul ballottaggio pesa l’incognita dell’annunciato ricorso da parte di Edoardo Fanucci, che si è visto sfuggire la possibilità del ballottaggio per appena dieci voti di differenza con la lista di Claudio Del Rosso. Anche Alberto Lapenna resta escluso dal Consiglio comunale per soli 5 voti.
Il primo turno è stato una sfida all’ultima scheda, come probabilmente lo sarà il ballottaggio.
Toccherà agli elettori decidere chi sarà il sindaco a cui affidare la guida della città in anni che saranno decisivi per il suo rilancio. La speranza è che più persone vadano alle urne rispetto al modesto 58% di una settimana fa. Infatti, quasi settemila aventi diritto su 16388 sono rimasti a casa.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)

Il Papa riceve un centinaio di comici

Prima di partire per il G7 a Borgo Egnazia in Puglia, il Papa di buon mattino ha ricevuto un centinaio di esperti dell’arte di far ridere, comici e umoristi di tutto il mondo. E ha affermato che il buon humour fa sorridere anche Dio, e che anche su Dio si può ridere, senza però offendere il sentimento religioso della gente. «In mezzo a tante notizie cupe, immersi come siamo in tante emergenze sociali e anche personali, voi avete il potere di diffondere la serenità e il sorriso», ha detto Francesco, «il divertimento giocoso e il riso sono centrali nella vita umana, per esprimersi, per imparare, per dare significato alle situazioni». Così il talento degli umoristi è «un dono prezioso» che «insieme al sorriso diffonde pace, nei cuori, tra le persone, aiutandoci a superare le difficoltà e a sopportare lo stress quotidiano». Il Papa ha confidato che da più di 40 anni prega di prendere la vita con sana ironia recitando le parole di San Tommaso Moro: «Dammi, Signore, il senso dell’umorismo».
Gianni Cardinale – Avvenire, 15 giugno 2024

Aumentano i donatori di sangue, molti i giovani

Per la prima volta da dieci anni aumentano le donazioni di sangue, anche tra i giovani: nel 2023, i donatori nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni sono 7mila in più rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dai dati diffusi dal Centro nazionale sangue in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra oggi. In cui si evidenzia anche un problema: «La mancanza di personale medico- sanitario», dice il presidente di Avis, Gianpietro Briola. Una carenza che incide notevolmente sulla quantità e frequenza dei processi di raccolta e trattamento del sangue e del plasma.
Avvenire – 14 giugno 2024

La leggenda di Scarpetta in un film

C’è un Toni Servillo inedito, chapliniano, patriarcale marionetta della Belle Epoque napoletana, in Qui rido io di Mario Martone. Il passato, la memoria, i complessi rapporti parentali. Vita, successi e battaglie di Eduardo Scarpetta (1853-1925),commediografo napoletano all’apice del successo nei primi anni del Novecento, interprete storico di Felice Sciosciammocca, la maschera partenopea più amata dopo Pulcinella, autore ricchissimo di Miseria e nobiltà, padre naturale di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, nati da una relazione extraconiugale portata avanti insieme al matrimonio con Rosa, arrivando a un totale di nove figli, non tutti riconosciuti, tra cui quello illegittimo che Rosa ebbe con il re Vittorio Emanuele II, mentre la madre dei De Filippo era la soave Luisa, nipote di Rosa che sapeva della concubina.
Scarpetta fu un padre-padrone egocentrico e di morale ballerina, un conservatore arroccato nel palazzo-reggia di via dei Mille. Ma a suo modo anche un innovatore con il merito di aver inventato il teatro dialettale moderno. 
Martone, che ha sceneggiato il film con la moglie Ippolita di Majo, rende omaggio alla leggenda del capocomico-mattatore. Ricostruisce l’ambiente che la generò e fa disquisire i suoi personaggi sulla differente nobiltà tra dramma e farsa, sul declino, il tradimento, l’invidia. 
Paolo Maldini – Corriere della Sera, 13 giugno 2024

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