Parole della domenica, l’ingresso di Montecatini nell’Unesco non sia un traguardo ma l’inizio della rinascita
Un lavoro durato più di dieci anni ha ottenuto il riconoscimento che la città si meritava: entrare insieme alle altre storiche stazioni termali europee nel patrimonio mondiale Unesco (leggi l’articolo). E’ stata considerata una giornata storica per l’Italia.
Questo prestigioso riconoscimento vuole essere un preciso impegno preso verso il mondo: l’impegno che la città vuole intraprendere un percorso che possa indirizzarla in una nuova epoca d’oro puntando sulla straordinaria bellezza e ricchezza dei suoi tesori (stabilimenti termali, acque termali, cultura, tradizioni ecc.). In pratica, abbandonare la strada percorsa negli ultimi anni che ha portato Montecatini sull’orlo di un precipizio.
Si è avuta anche la conferma che certi traguardi si ottengono con l’umiltà della collaborazione, che può superare tutti gli sbarramenti ideologici e creare così un’azione propositiva indispensabile. Oggi c’è molto bisogno di questo.
La città deve ritrovare l’orgoglio dimostrato dagli illuminati bagnoli che la fecero grande e conosciuta in tutto il mondo. Non ci possono essere scorciatoie: il presente e il futuro devono avere le proprie radici nel passato luminoso che oggi sembra lontano e che invece è da poco alle nostre spalle.
Oggi è il momento della festa e delle luci proiettate sul principale dei nostri monumenti, ma non dimentichiamoci degli impegni solenni che ci siamo assunti non appena i riflettori si spengeranno. Questa volta non è più concesso di sbagliare.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica
(a cura di Mauro Lubrani)
Vent’anni senza Indro Montanelli
Quando il suo Giornale compì dieci anni, Indro Montanelli ricevette in dono la collezione della Rivoluzione Liberale. Al direttore di Fucecchio sovvenne ciò che gli profetizzò Emilio Cecchi: un destino da sciancato, con una gamba verso Gobetti, con l’altra verso Prezzolini, tra l’urgenza di rivoltare il Paese (la febbre dell’età giovanile) e un pessimismo sovrano, inossidabile (avanzando nelle stagioni), l’Italia dei furbi dominante sull’Italia dei fessi (chi paga le tasse, chi non passa con il rosso, chi non calpesta il galateo).
Bruno Quaranta – Anteprima Repubblica – 21 luglio 2021
La Corte dei Conti bacchetta la Regione per le Terme
Per la prima volta dal 2012 migliorano i conti della Regione Toscana, restano tuttavia una spina nel fianco le società partecipate alcune delle quali presentano «pesanti perdite». È quanto emerge dalla relazione della Corte dei Conti Toscana che ha approvato il rendiconto relativo all’esercizio 2020. «La gestione finanziaria si chiude con una avanzo di 97,17 milioni e torna in positivo per la prima volta dal 2012», ha detto la presidente di sezione Maria Annunziata Rucireta. «Al contrario, il risultato finanziario sostanziale, comprensivo anche dei vincoli e degli accantonamenti, registra un disavanzo di 1.668,83 milioni, in miglioramento rispetto al passato, ma pur tuttavia fra i più elevati delle regioni italiane».
La Corte dei Conti bacchetta però la Regione per la gestione della 19 società partecipate, esprimendo «forti perplessità» sulla scelta della Regione di rivalutare il proprio portafoglio azionario nelle Terme di Montecatini.
Valentina Marotta – Il Corriere Fiorentino del 23 luglio 2021
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