Parole della domenica, la città è stata penalizzata da troppe scelte sbagliate
A volte viene spontaneo chiederci quale sarebbe stata la situazione odierna di Montecatini se alcune scelte strategiche fossero state diverse.
Alcuni esempi. Il primo: anni fa fu scelto di realizzare il Salone Portoghesi allo stabilimento Tettuccio, in modo da creare uno spazio coperto da utilizzare in caso di pioggia o di temperature più rigide. L’alternativa era quella di costruire una piscina termale proprio al posto del Salone Portoghesi e sarebbe stata una scelta all’avanguardia rispetto agli altri centri termali. Però, venne preferita la prima soluzione e all’epoca non ci sarebbero stati problemi di soldi.
Secondo esempio: per la costruzione di una piscina allo stabilimento Leopoldine esisteva un progetto del noto architetto concittadino Oreste Ruggiero. Era pronto e i costi sarebbero stati pari alle disponibilità economiche delle Terme. Invece, complice la politica, la decisione fu quella di affidare il progetto ad un archistar come Fuksas e il tutto è naufragato come ormai sappiamo bene.
Terzo esempio: l’idea di ampliare il centro benessere delle Terme Excelsior di un altro piano. Non se ne fece niente ed oggi la città non ha più quella struttura e ha perso anche l’attività dello stabilimento. Senza dimenticare l’abbandono della Torretta, della Salute, delle Tamerici e di tanti veni delle Terme meno conosciuti ma che facevano reddito.
Si potrebbe continuare con tanti altri esempi: il frettoloso abbattimento del teatro Kursaal, la costruzione di un complesso Kursaal che ha snaturato quell’area e, quindi, la perdita di un’identità turistico-mondana che ha penalizzato anche gli alberghi di viale IV Novembre e dintorni. E così via.
Guardare indietro non serve a niente, se non a un monito che le scelte future dovranno essere ben ponderate, perché Montecatini non può subire nuovi errori.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Il Cantico delle Creature, da 800 anni voce di speranza
Un canto di lode del Creato, il primo poema in italiano volgare, ma anche un inno di misericordia, perdono, presa di coscienza della croce, unico e ultimo viatico per arrivare a Dio e alla vita eterna. Il Cantico delle Creature di San Francesco, di cui quest’anno si celebrano gli 800 anni, è tutto questo. Dopo il centenario del primo presepio a Greccio e delle Sacre Stimmate a La Verna le famiglie francescane, unitamente alla diocesi e alla città di Assisi si preparano a celebrare l’anno del centenario del testo più conosciuto del Poverello, che sarà aperto sabato prossimo, 11 gennaio, con una cerimonia suddivisa in due momenti a partire dalle 10; il primo a San Damiano, luogo dove è stata composta la maggior parte del Cantico, sarà presieduto da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori di Umbria e Sardegna. Ci sarà la lettura del testo “Compilazione di Assisi” sulla composizione del Cantico a San Damiano e una breve liturgia della Parola, un commento e i messaggi di fra Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori, fra Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dei Frati minori conventuali, e Tibor Kauser, ministro generale dell’Ordine francescano secolare. La celebrazione continuerà poi al Santuario.
Marina Rosati – Avvenire, 7 gennaio 2025
La bella notizia della settimana
La Toscana rischia di perdere 400 medici
In Toscana, dal primo gennaio al 30 novembre 2024, nel sistema sanitario pubblico tra pensionamenti e dimissioni se ne sono andati 503 medici a tempo indeterminato e ne sono entrati 380. Un calo di 123 professionisti parzialmente compensato dalla Regione con l’assunzione, nello stesso periodo, di 15 medici in più a tempo determinato e 96 in più in regime libero professionale.
Questi dati, diffusi nei giorni scorsi dal nostro giornale, non rappresentano tuttavia un caso isolato perché, secondo uno studio fatto dal sindacato Anaao, tra 2025 e 2026 la Toscana potrebbe perdere altri 400 medici, tra ospedali e ambulatori del territorio. Facendo un conto sul triennio 2024-2026, il sindacato prevede un crollo dei numeri calcolato in 130 specialisti in emergenza urgenza, 120 in pediatria, 70 in medicina interna, 60 in anestesia e rianimazione, 45 in radiodiagnostica, 40 in cardiologia, ginecologia e chirurgia generale, 25 in ortopedia. In tutto quasi 600.
Giulio Gori – Corriere Fiorentino, 5 gennaio 2025
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