Parole della domenica, il Natale di 40 anni fa con tanti turisti e un presepe d’artista in via Mazzini
C’era una volta… A Montecatini, quarant’anni fa (dagli archivi del 1983 de La Nazione) il Natale cominciava con uno spettacolo teatrale al Kursaal con la commedia Liolà di Pirandello. Protagonisti principali Ugo Pagliai e Paola Gassman. I ragazzi della scuola elementare Facibeni sono andati in visita agli anziani della casa di riposo San Francesco di Montecatini Alto. Hanno portato una bella somma di oltre due milioni raccolta con la vendita dei loro bigliettini e cartoncini di auguri. Il comitato dei genitori ha donato alle suore un milione per il riscaldamento.
All’azienda di cura e soggiorno la tradizionale mostra Natale nel mondo è caratterizzata da una rassegna dedicata all’India. In città sono presenti molti turisti. Gli addobbi di luci si stagliano per tutte le vie del centro. Una folla enorme di pendolari ha invaso nei giorni festivi e prefestivi le strade di Montecatini, gli esercizi pubblici e soprattutto i negozi per il tradizionale periodo dello shopping. I grandi alberghi rimasti aperti per dare accoglienza ai turisti registrano una buona affluenza di ospiti.
Non manca neppure l’appuntamento con il giro del mondo natalizio del presepe allestito ogni anno in via Mazzini a Montecatini. Questa volta il tema è Venezia del 700. Intorno ad una classica piazzetta veneziana, in mezzo alla quale sorge un pozzo, sono allineate le storiche case di Venezia: la bottega del caffè chiamata Goldoni, la vetreria dei maestri soffiatori, una fabbrica di gondole. I personaggi sono ricchi di trine, merletti e tricorni nella migliore tradizione settecentesca. La Natività è stata sistemata sotto una loggia: anche Maria e Giuseppe sfoggiano abiti veneziani, mentre il bambino ha per culla un troncone di gondola. C’è anche l’effetto della neve che cade e che rende ancora più suggestivo l’ambiente. Gli autori del presepe sono Giuseppe e Dino Pinochi.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buon Natale a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
Festeggiare il Natale mentre c’è la guerra
«È lecito festeggiare il Natale mentre siamo in guerra?». L’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, si è sentito rivolgere la domanda da un giovane padre che qualche giorno fa ha incontrato a Chernivtsi. La stessa domanda che si pongono i cristiani in Medio Oriente, dove la situazione è, se possibile, ancora più tragica che nella capitale dell’Ucraina. «È un interrogativo esistenziale che la gente mi pone spesso», spiega il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina in una intervista al nostro inviato Giacomo Gambassi. E lui gli ha risposto citando il film Oscar La vita è bella di Roberto Benigni. «In quel campo di concentramento il padre aveva bisogno di far gioire e sorridere il figlio: era un modo per proteggerlo. Ecco, anche qui abbiamo necessità di accendere in mezzo alle tenebre la luce della gioia che il Natale ci dona. Non una gioia mondana che scaturisce dall’uomo, ma una gioia che viene da Dio e che ci dice che non siamo soli. Il Salvatore è in mezzo a noi, è il nostro liberatore». In Ucraina come in Medio Oriente, come dovunque.
Avvenire – 23 dicembre 2023
Cala ancora la popolazione in Italia
Cioè cinquantotto milioni, novecentonovantasettemila duecentouno: sono i residenti in Italia al 31 dicembre 2022, calcolati dall’Istat con il censimento dello scorso anno. Scendiamo insomma sotto i 59 milioni. Punto (dolente) per punto.
La flessione è pari a -32.932 individui, frutto di una dinamica demografica ancora negativa, pari a -179.416 persone, e di un «recupero censuario» pari a + 146.484 persone.
Sono gli stranieri a farci contenere la flessione,con un +2,2% rispetto al 2021 per un totale di 5.141.341 stranieri censiti, pari all’8,7% della popolazione residente.
Il 61,3% dei 7.904 Comuni italiani (4.843) perde popolazione rispetto all’anno precedente. Il decremento interessa soprattutto i piccoli Comuni fino a 5 mila abitanti (il 70% dei Comuni italiani): due su tre si spopolano.
I nati residenti in Italia nel 2022 sono 393 mila, con un tasso di natalità del 6,7 per mille. Sono quasi 7 mila nascite in meno rispetto al 2021 (-1,7%) e ben 183 mila in meno (-31,8%) rispetto al 2008, anno record del post 2000. I nati da genitori entrambi stranieri sono 53 mila, il 13,5% del totale.
Il tasso di fecondità è di 1,24 figli per donna, in calo dall’1,25 del 2021, con una diminuzione delle nascite determinata dal calo della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni),
Il Punto del Corriere della Sera – 19 dicembre 2023
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