Parole della domenica, il commercio in piena crisi reclama eventi e aperture serali
Il commercio montecatinese è in crisi. E’ una situazione che accomuna un po’ tutte le città turistiche, che hanno difficoltà a riprendersi dalla pandemia, poi dalla guerra e ancora da un sorprendente picco estivo di Covid e, infine, all’inflazione che sta toccando picchi record che non si registravano da quasi 40 anni.
I commercianti di Montecatini avrebbero bisogno di iniziative di supporto per cercare di avere prospettive migliori, perché c’è la certezza che anche i prossimi saldi non basteranno. C’era chi sperava in un rilancio di una manifestazione come il “Compleanno di Montecatini”, che durava una sola sera ma richiamava centinaia di persone. Sembra che il “compleanno” verrà sostituito da una manifestazione dedicata al nostro ingresso nell’Unesco a fine luglio.
Si pensava anche ad un ritorno degli appuntamenti delle “sere d’estate” con negozi aperti di notte una o due volte alla settimana, ma questo tipo di iniziative, che sono sempre un richiamo allo shopping serale e richiamano pubblico, invece stanno per partire a Pistoia e a Pescia e sono promosse in comuni vicini come Chiesina Uzzanese e Ponte Buggianese. Al momento nulla si muove a Montecatini dove la crisi è più forte che da altre parti.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica a tutti quelli che ci seguono.
Leonardo Del Vecchio e la lingua italiana
Leonardo Del Vecchio parlava in italiano. Respingeva l’idea che sul lavoro, anche con una vocazione planetaria, si dovesse fare un inchino ai termini anglofoni. Usava un linguaggio basico ed essenziale, chiaro e ervas orpelli. Non diceva manager né salesman: diceva dirigente e venditore. Tutti oggi usano la parola “azienda”, lui invece usava un termine che sembra inspiegabilmente sparito dal vocabolario della comunicazione: il termine “fabbrica”. Il luogo dove si fanno le cose.
Fabrizio Brancoli – 27 giugno 2022
Le “Fabulae” di Pinocchio
La prossima settimana, allo storico Giardino Garzoni sarà presentata ufficialmente “Fabulae”, collana edita dalla Fondazione nazionale Carlo Collodi. A presentarla il presidente Pier Francesco Bernacchi, con Marina D’Amato, membro del comitato direttivo della Fondazione e curatrice della collana.
Saranno proposti i primi due volumi della collana: “Il bene e il male in Pinocchio”, atti del convegno a cura di D’Amato e di Lorenzo Franchini dell’Università Europea di Roma, presente all’incontro. Il secondo volume è “Pinocchio e Yamin”, una storia di amicizia tra il burattino e Yamin, personaggio della letterature per l’infanzia della Birmania. Sarà presente la senatrice Albertina Soliani, in rappresentanza dell’Associazione per l’amicizia Italia-Birmania G. Malpeli. L’iniziativa fa parte degli “Incontri con l’autore” della Fondazione Collodi e l’ingresso è libero.
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