Parole della domenica, i turisti italiani stanno riscoprendo la nostra città
E’ arrivato un nuovo anno ancora pesantemente condizionato dal Covid con la Toscana che si avvicina a rischio giallo. Per Montecatini si aggiunge la lunga crisi economica delle Terme con la prospettiva sempre più reale di una possibile messa in liquidazione della società.
In tutto questo sembrerebbe non esserci qualche prospettiva di ottimismo. Invece, un editoriale di Marco A. Innocenti, pubblicato oggi su “La Nazione”, ci fa intravedere qualche barlume di speranza. Questa speranza nasce da un’analisi statistica, che rivela che lo scorso anno (2021), nei mesi top del nostro turismo di agosto e settembre, c’è stato un incremento del 23,8% di presenze tra i turisti italiani rispetto ai corrispettivi mesi del 2019, anno pre-Covid.
In attesa di una ripresa dei flussi stranieri, questo vuol dire che – scrive Innocenti – “c’è una riscoperta della città da parte degli italiani. Che sia per le cure termali o per l’appena conquistato marchio Unesco poco importa… La strada da percorrere con forte convinzione in questa fase è pertanto quella del mercato interno con promozioni che facciano leva su wellness, relax e patrimonio artistico”.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buone Feste a chi ci segue
(a cura di Mauro Lubrani)
Mattarella e le parole del professore per i giovani
Il Presidente Sergio Mattarella, nel suo ultimo messaggio di fine anno agli italiani, ha ricordato le parole che il professore Pietro Carmina, uno dei nove morti nel recente crollo di Ravanusa, aveva riservato ai suoi studenti nella lettera di commiato al momento di andare in pensione. Una lettera che racconta poco del passato del professore di filosofia, ma molto del presente e del futuro dei giovani: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita”
Foto del 1930 di bagnaioli doc
Nella foto scattata il 23 marzo 1930, il primo a sinistra era “Tremeto” Severi famoso perché diceva “bimbo se ti chiappo ti tronco le ‘ostole”, il secondo era il babbo di Marcello Cerri, Edilio, famoso sarto che lavorava sotto i portici del Gambrinus, il terzo era il Cioli Torello del sugherificio, il quarto il mio babbo Bruno Menicocci, il quinto non me lo ricordo e l’ultimo lo chiamavano il Ciolino, perché era il fratello più piccino ed era il babbo di Dimitri Cioli!
Antonio Menicocci – post su Facebook del 27/12/2001 sulla pagina
Montecatini Terme… il bello di un tempo e l’odierna realtà
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