Parole della domenica, i buoni propositi e le promesse non mantenute di tasse più basse
Un tempo ci raccontavano che la raccolta differenziata avrebbe portato vantaggi all’ambiente e anche alle nostre tasche. Infatti, facendo diventare i nostri Comuni “ricicloni”, piano piano le tasse a carico delle nostre famiglie si sarebbero abbassate. Invece la Tari oggi…
Poi ci hanno detto che avremmo avuto sicuri vantaggi economici, se le società di gestione si fossero unite e avessero messo insieme mezzi e uomini. Invece…
La realtà – Montecatini compresa perché una città turistica come la nostra ha problemi nella raccolta maggiori delle città vicine – è che tutte le promesse rimangono tali e le tasse sulla raccolta dei rifiuti continuano a salire, mettendo in difficoltà tante famiglie e tanti imprenditori.
Ed ora si continua a parlare di creare società sempre più grandi, che uniscano più servizi (non solo nettezza urbana, ma anche acqua ecc.), ma ormai la gente non crede più a queste vane promesse.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura e auguri di una Pasqua serena a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
4 maggio 1929, nasce Audrey Hepburn: la diva che ebbe tre vite
Prima le privazioni della guerra, poi il cinema e infine l’impegno come ambasciatrice dell’Unicef. Musa di registi ed icona di stile, venne eletta nel 2006 come la donna più bella ed elegante di tutti i tempi.
Celebre anche la sua vacanza a Montecatini (leggi l’articolo), che arricchì l’albo d’oro dei divi di Hollywood che sceglievano la città per cure termali e riposo.
I nomi amari della festa
A chi parla e cosa dice questo Primo Maggio? Vorremmo che parlasse anzitutto al figlio di Luana D’Orazio, stritolata dall’orditoio due anni fa, e ai genitori di Giuliano de Seta, morto sotto una trave mentre svolgeva l’alternanza scuolalavoro. Ci piacerebbe che questa Festa del lavoro giurasse loro che nessun altro dovrà sopportare lo stesso lancinante dolore. Che certo, le fatalità possono accadere, ma noi tutti – imprenditori, lavoratori, controllori abbiamo messo in atto ogni possibile misura di prevenzione, anziché disattivarle per aumentare la produzione. Ci piacerebbe che si riaffermasse con i fatti che la vita di chi lavora rappresenta davvero la priorità assoluta; che la produttività e il profitto sono sempre subordinati alla salute dei lavoratori.
Dovrebbe essere scontato. E invece questo Primo Maggio, in cui già contiamo oltre 300 vittime dall’inizio dell’anno, lo reclama ancora oggi alle nostre coscienze. Vorremmo che il Primo Maggio parlasse anche ad Ahmed, immigrato irregolare, che gira in bici sfidando il traffico e la pioggia per portare a casa nostra una pizza calda. Usa l’account di un altro migrante, lui regolare, che gli fa il “favore” di chiedergli solo il 30% del già magro guadagno.
Francesco Riccardi – Avvenire – 30 aprile 2023
Leggi “Le parole della domenica” 159
Leggi “Le parole della domenica” 158
Leggi “Le parole della domenica” 157
Leggi “Le parole della domenica” 156
Leggi “Le parole della domenica” 155
Leggi “Le parole della domenica” 154
Leggi “Le parole della domenica” 153
Leggi “Le parole della domenica” 152
Leggi “Le parole della domenica” 151
Leggi “Le parole della domenica” 150
Leggi “Le parole della domenica” 149
Leggi “Le parole della domenica” 148
Leggi “Le parole della domenica” 147
Leggi “Le parole della domenica” 146
Leggi “Le parole della domenica” 145
Leggi “Le parole della domenica” 144
Leggi “Le parole della domenica” 143
Leggi “Le parole della domenica” 142
Leggi “Le parole della domenica” 141
Leggi “Le parole della domenica” 140
Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi