Parole della domenica, guardare al passato di Montecatini per costruire il futuro
Si guarda indietro non tanto per cullarsi in momenti forse irripetibili per la nostra città, ma soprattutto per capire quale può essere il nostro futuro. Guardare al passato proprio per capire quando è iniziato questo declino che sembra essere senza fine. Gli anni 80 del secolo scorso (leggi gli articoli di agosto e di settembre) sembrano dare segnali di buona salute per le Terme e per il turismo. Abbiamo deciso di seguire le vicende di anni nemmeno troppo lontani con l’intento di capire quando è avvenuta la svolta e se, analizzando eventuali scelte sbagliate, si può ripartire per ricostruire un futuro di sicurezza per l’economia di Montecatini oggi in profonda crisi non solo a causa del Covid.
Le parole di questa domenica – cercate nel web e nei giornali – ci parlano della tristissima storia di Willy, il ragazzo dal sorriso, ucciso a Colleferro da una banda di picchiatori per avere cercato di aiutare un amico coinvolto in una rissa.
Parliamo anche del Gran Premio del Mugello di Formula 1 – il primo nella storia dell’autodromo – che è un’occasione promozionale straordinaria per la Toscana e perché no un po’ anche per la nostra Montecatini.
Infine, ricordiamo l’11 Settembre di 19 anni fa, quando l’attentato alle Torri gemelle ha cambiato la nostra esistenza. Ma ancora oggi ci sono migliaia di persone che portano pesanti segni da sopravvissuti di quella immane tragedia.
Parole che vogliono offrirci momenti di riflessione come ogni settimana.
Buona domenica.
(a cura di Mauro Lubrani)
WILLY, IL RAGAZZO DEL SORRISO
“Mi hanno portato via mio figlio in modo orribile, ma non cerchiamo vendetta, vogliamo giustizia. Crediamo nei giudici e a loro chiediamo di farla. Diamo un senso alla sua morte. A nessuno, mai, deve capitare in futuro quello che è accaduto a lui”.
Le parole della mamma di Willy. Valgono per noi e valgono per tutti. Perché ci sono momenti nella storia di un Paese in cui non si può far finta di niente. In cui nessuno può far finta di niente. Perché prima delle differenze tra di noi, tra ognuno di noi, ci sono le fondamenta in cui ognuno poggia i piedi. E quelle fondamenta devono essere granitici mattoni di civiltà e convivenza, di umanità e comunità. Altrimenti, niente ha più senso.
A te Willy, il nostro più grande saluto. A noi, cara Italia, il compito di lottare per renderti bella come il sorriso di questo nostro ragazzo morto per aver avuto il coraggio di aiutare il prossimo.
Lo dobbiamo a Willy, anima grande.
Marco Furfaro – da un post su Facebook del 12 Settembre 2020
LA F1 IN MUGELLO PROMUOVE LA TOSCANA
La prima volta della Formula 1 in Toscana è un avvenimento impensabile soltanto fino a pochi mesi fa. Domani al circuito del Mugello si corre il primo Gran Premio di Toscana, un evento mediatico senza precedenti e quindi anche un’occasione unica per promuovere “il territorio a una platea internazionalecollegata in diretta da tutto il mondo, con un seguito di 190 Paesi collegati e un’importante presenza di stampa internazionale”, come ha spiegato la Regione che si è impegnata a fondo nella comunicazione e nella promozione del “brand” Toscana.
da “Il Tirreno” del 12 Settembre 2020
L’11 SETTEMBRE CONTINUA A FARE VITTIME
«Quasi vent’anni dopo, l’11 settembre continua a fare vittime. E lo studio di quelle patologie potrebbe insegnarci qualcosa anche sul coronavirus». Parla Roberto Lucchini, il medico del lavoro che un decennio fa venne chiamato dall’Italia per dirigere all’ospedale Mount Sinai di New York il programma di cura per i reduci del World Trade Center. Si calcola che siano circa 50mila le persone interessate dalle conseguenze dell’11 Settembre.
Federico Rampini – da Repubblica dell’11 Settembre 2020
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