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Parole della domenica, gli Angeli del Bello restaurano un dipinto per lo stabilimento Tettuccio

Parole della domenica, gli Angeli del Bello restaurano un dipinto per lo stabilimento Tettuccio

Non finisce mai di sorprendere l’amore degli Angeli del Bello per Montecatini e per il Tettuccio in particolare. L’associazione ancora una volta è in prima linea nella cura del decoro della città e nel recupero di opere d’arte dimenticate. Dopo il restauro della fontana Tofanari e tante altre iniziative, il loro intervento è caduto su un’opera artistica, il dipinto di Maria Biseo, che, grazie ad un progetto di restauro, sarà ricollocato all’interno del Caffè Storico delle Terme.
La tela è arrotolata e abbandonata da anni nei locali delle Terme Tettuccio. La presentazione del progetto di restauro è avvenuto ieri proprio all’interno del Caffè Storico, ove la tela troverà nuovamente posto nella sua collocazione originaria, in una delle pareti del locale.
Il Caffè storico è uno dei fiori all’occhiello dello stabilimento che fa parte del nostro patrimonio Unesco. Agli Angeli del Bello deve andare la riconoscenza dell’intera città.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono
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(a cura di Mauro Lubrani)

San Casciano, dall’acqua emerge un Apollo in marmo

La monumentale statua in marmo recuperata dagli scavi archeologici di San Casciano

L’emozione degli archeologi “Quel corpo caldo sembrava vivo”: si tratta di un Apollo giovinetto, elegante e bellissimo, impegnato a cacciare una lucertola.
Dopo la meraviglia dei bronzi, è una statua monumentale, alta quasi due metri, copia in marmo da un originale in bronzo del greco Prassitele, l’ultimo tesoro restituito dal fango e dall’acqua ribollente degli scavi di San Casciano. Un ritrovamento straordinario, anticipa in esclusiva all’ANSA il prof Jacopo Tabolli dell’Università per Stranieri di Siena, che si accompagna a un particolarissimo donario in pietra con un’iscrizione bilingue e a una miriade di piccoli oggetti in bronzo, terracotta e persino cristallo che aprono affascinanti squarci sulla quotidianità del santuario.
“Lo scavo di San Casciano non smette di stupire” applaude dal Mic il direttore generale archeologia Luigi La Rocca: “Non solo bronzi dunque, erano dedicati alle divinità salutifere venerate in questo straordinario santuario delle acque, ma anche statue in marmo, di pregio, talora repliche, come in questo caso, di originali greci, testimonianza della frequentazione di soggetti appartenenti ai ceti sociali più vari, dalle ricche aristocrazie etrusche ai più umili operai impegnati nella costruzione degli edifici sacri”.
E non basta. Perché allargando il perimetro dello scavo, quello che in un primo tempo era apparso come un piccolo edificio sacro costruito intorno alla sorgente e alla sua vasca rituale, si è rivelato in questi ultimi mesi un vero e proprio tempio con il portico ornato da quattro colonne e la parte centrale con la grande vasca in parte coperta da un podio ornato da grandi statue, una delle quali era forse proprio quella del giovane Apollo.
Ansa – 18 novembre 2023

La Colletta alimentare per aiutare i più poveri

Migliaia di volontari sono stati impegnati ieri nella Giornata della colletta alimentare

I numeri sono notevoli: 140mila volontari, 5 milioni di italiani che nell’edizione del 2022 hanno donato 7.500 tonnellate di cibo in 11.000 punti vendita che hanno aderito a quello che viene considerato il gesto di solidarietà più partecipato in Italia. Oggi si celebra in tutta Italia la Colletta promossa dal Banco Alimentare: il suo valore va ben oltre i numeri, soprattutto nell’epoca che stiamo vivendo, popolata com’è di paure, ostilità, indifferenza: tempi cupi, nei quali cresce la tentazione di salvarsi da soli. L’invito a donare cibo a favore di quanti faticano ad arrivare a fine mese – sempre più numerosi, come ha certificato l’Istat parlando di 5.674.000 persone che vivono sotto la soglia della povertà assoluta – è un invito a fare i conti con la nostra coscienza, a considerare che ognuno può mettere il suo mattone per costruire una società più umana. In un’epoca in cui sembra prevalere la logica della contrapposizione – scrive in un commento Giorgio Paolucci – donare un po’ di cibo, ognuno secondo le proprie possibilità, è come donare un po’ di sé, è affermare la logica della condivisione e della solidarietà.

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Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi

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