Parole della domenica, fair-play tra Del Rosso e Baroncini per i lavori alla stazione, ecco la politica che piace e può fare bene alla città

La politica che piace e che sicuramente permetterebbe di fare tanti progetti in più nell’interesse di una città come Montecatini che ne ha tanto bisogno.
Mi riferisco all’incontro per la presentazione dei prossimi lavori per la sistemazione dell’area esterna della stazione ferroviaria principale, compresa la bellissima – ma inutilizzata da anni – fontana progettata da Angiolo Mazzoni.
Il sindaco Claudio Del Rosso ha voluto al suo fianco nella presentazione il suo predecessore Luca Baroncini. Infatti, era stato quest’ultimo ad ottenere il finanziamento di due milioni da RFI con tanto di presentazione avvenuta il 21 dicembre 2023 con l’intervento del ministro Matteo Salvini e di Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale RFI. Del Rosso ha voluto riconoscere i meriti di Baroncini e ricordarli pubblicamente.
Non è la prima volta che un gesto del genere avviene a Montecatini. Giuseppe Bellandi, pochi giorni dopo la prima elezione, si trovò ad inaugurare il nuovo stabilimento Redi al termine dei lavori effettuati sotto l’amministrazione precedente. Bellandi, come ha fatto Del Rosso, volle al suo fianco Ettore Severi per riconoscerne i meriti.
Crediamo che una maggiore e continua collaborazione sarebbe davvero non solo auspicabile, ma porterebbe a risultati migliori nell’interesse della città. Siamo dalla parte della politica del fair-play.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona domenica a tutti quelli che ci seguono.
L’odore del fieno

C’è un momento decisivo che corrisponde al percepire che un’opera frutto della fantasia sta assumendo forma verosimile, aderente alla realtà. Quel genere di sensazione che può provare uno scultore quando sotto alle sue mani la statua incomincia a prendere sembianze realistiche.
Per uno scrittore, analogo sentire coincide con l’impressione che sulla pagina qualcosariesca nell’ambizione di cogliere la vita, restituirla in modo autentico e credibile. In una lettera a un amico, lo scrittore Anton Cechov così confidava la sua soddisfazione per un racconto appena finito: «Sento che ho superato molte difficoltà, che in certi passi c’è odore di fieno». Che immagine formidabile. Un odore (forte come può esserlo quello del fieno) che emana da pagine scritte, per quanto quelle pulsano emozioni vere. C’è tutto. In un’altra lettera, questa rivolta a uno scrittore, lo stesso Cechov si complimentava dichiarando: «Voi sentite in modo superlativo. Siete plastico, cioè nel raffigurare una cosa la vedete, la palpate con le mani. Questa è vera arte». Le invenzioni devono trovare una forma corrispettiva che sia materica, plastica. Modellata e lavorata al punto giusto, un punto tale da coinvolgere i nostri sensi di fronte a immagini descritte attraverso parole. L’odore del fieno, quello va tenuto a mente.
Lisa Ginzburg – Avvenire, 10 aprile 2025
Fenicotteri nel Padule di Fucecchio

Una volta la primavera la portavano le rondini. Da una quindicina di anni nel Padule di Fucecchio a portarla sono i fenicotteri. Da qualche giorno è arrivata una folta colonia di trampolieri, più di cento esemplari, qualcuno ne ha contati fino a circa 150. I fenicotteri una volta di più hanno scelto la cassa di espansione di Cavallaia, a due passi dal canale Maestro.
Lo stormo è arrivato da alcuni giorni, all’inizio i fenicotteri hanno un po’ giocato a nascondino con fotografi, appassionati e curiosi, alternandosi fra i vari chiari tra il canale Maestro e il Vincio. Poi le acque dai vari chiari si sono ritirate e i trampolieri hanno traslocato in piante stabile a Cavallaia, offrendo un meraviglioso spettacolo. Quello arrivato in Cavallaia è uno degli stormi con il maggior numero di esemplari mai arrivati nella zona umida.
A rendere più singolare il fenomeno è il fatto che di solito questi trampolieri si fermano negli stagni vicino al mare, in Toscana alla laguna di Orbetello o l’area della Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia. Più difficilmente nelle paludi interne. Ma come detto ormai abitualmente i fenicotteri nei loro spostamenti migratori hanno imparato a fermarsi nella nostra zona umida ed a renderla così ancora più affascinante e unica di quanto già non lo sia.
La zona della Cavallaia è una delle preferite, l’acqua non è molto alta e i trampolieri possono nutrirsi con larve di insetti, gamberi, frammenti di piante acquatiche. I primi arrivi in Padule risalgono al 2011 con l’arrivo di un nutrito gruppo di una settantina di esemplari. Alcuni di questi fenicotteri erano inanellati e grazie a una sosta che durò alcuni giorni fu possibile l’identificazione da parte del personale del Centro di ricerca del Padule di Fucecchio.
La Nazione – 10 aprile 2025
Leggi “Le parole della domenica” 256
Leggi “Le parole della domenica” 255
Leggi “Le parole della domenica” 254
Leggi “Le parole della domenica” 253
Leggi “Le parole della domenica” 252
Leggi “Le parole della domenica” 251
Leggi “Le parole della domenica” 250
Leggi “Le parole della domenica” 249
Leggi “Le parole della domenica” 248
Leggi “Le parole della domenica” 247
Leggi “Le parole della domenica” 246
Leggi “Le parole della domenica” 245
Leggi “Le parole della domenica” 244
Leggi “Le parole della domenica” 243
Leggi “Le parole della domenica” 242
Leggi “Le parole della domenica” 241
Leggi “Le parole della domenica” 240
Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi