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Parole della domenica: ballottaggio Baroncini-Del Rosso, una scelta per il futuro di Montecatini

Parole della domenica: ballottaggio Baroncini-Del Rosso, una scelta per il futuro di Montecatini

E’ arrivato il momento cruciale del ballottaggio. Oggi e domani si vota per decidere chi sarà il prossimo sindaco, una scelta importante per il futuro della città.
Il confronto è tra il sindaco uscente Luca Baroncini, che al primo turno è risultato in vantaggio, e il candidato dell’area di centrosinistra Claudio Del Rosso.
La sfida si potrebbe decidere con una minima differenza di voti. L’incertezza c’è stata anche nel primo turno: Fanucci è rimasto fuori dal ballottaggio per soli dieci voti, Alberto Lapenna non entrerà in consiglio per cinque.
Lapenna ha annunciato che appoggerà Baroncini, mentre restano vaganti i voti che possono venire dalle liste Fanucci e dalla lista civica Arena. Entrambi hanno dichiarato di lasciare liberi i propri elettori.
La città si attende che chiunque vinca riesca ad iniziare una fase di rilancio per la città, a partire dal settore del turismo.
Da martedì le promesse dovranno lasciare il posto alla concretezza di una svolta che Montecatini attende da troppo tempo. Concludiamo con un invito ad andare a votare e fare la scelta che si ritiene più giusta per il bene di Montecatini.

Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono
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(a cura di Mauro Lubrani)

Informazione? No grazie, troppe notizie brutte

Alla larga dalle notizie, perché sono troppo brutte: quasi quattro persone su 10 nel mondo (39%) dicono che talvolta o spesso evitano i mezzi d’informazione, secondo l’ultimo rapporto del Reuters Institute della Oxford University in Inghilterra, che ha sentito quasi 100 mila persone in 47 Paesi. Il 10% in più rispetto al 2017.
La «news avoidance» ha toccato nuovi picchi dopo la guerra in Ucraina e a Gaza, dicono gli autori del rapporto. Oggi il 43% degli intervistati sostiene di essere molto interessato alle notizie dal mondo (era il 63% nel 2017). In alcuni Paesi (come gli Stati Uniti), l’imminenza di elezioni cruciali ha accresciuto l’interesse del pubblico. Ma a livello globale aumentano coloro che preferiscono non sapere.
Corriere della Sera – 17 giugno 2024

Giovanna Botteri lascia la Rai e va in pensione

“Vado in pensione. È tutto un po’ strano, da oggi sarà diverso: tornerò in Italia, sicuramente è un grande cambiamento ma anche il cambiamento può essere positivo. Certo è un grande salto, sono ormai tantissimi anni che vivo all’estero, ma è la vita, è giusto anche dare il cambio ai giovani, darsi il testimone, ci sono bravissimi giornalisti giovani in giro. È un avvicendamento naturale.
Ma un mestiere così non è che si abbandona: noi questo sappiamo fare e continuiamo a fare, come Il suonatore Jones di De André, ‘suonare ti tocca / per tutta la vita’. È una strada che forse si fa anche in un modo diverso”.
Giovanna Botteri

Il pericolo della desertificazione emotiva

Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l’odore di un libro, il ritaglio di un giornale, il “ci vediamo alle otto in piazza”, il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l’attesa del rewind, la dedica alla radio, l’impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
Quando la tecnologia avrà seppellito anche l’ultimo sussulto relazionale, avrete completato l’opera inarrestabile di desertificazione emotiva, perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontano.
Pier Luigi Pinna – post su X del 17 giugno 2024

Più richieste di aiuto alla Caritas: in Toscana record di poveri

Povertà in aumento in tutta Italia. Secondo il dossier annuale della Caritas, infatti, i vari centri dislocati su tutto il territorio nazionale hanno registrato il 5,4% in più di richieste di aiuto. Per il 57% si tratta di cittadini stranieri ma la restante parte è italiana e inoltre uno su 4 ha un lavoro ma non guadagna abbastanza per far fronte a spese e bollette, i cosiddetti «lavoratori poveri», un fenomeno in aumento negli anni. Se si guardano i dati dal 2019 ad oggi la crescita dei nuovi poveri in Italia è del 40%. Dati preoccupanti che fanno riflettere.
La Toscana ha il record negativo per quanto riguarda i «poveri cronici», quelli che da 5 anni e oltre sono seguiti in maniera continuativa dai diversi centri di ascolto e di accoglienza, e nelle varie mense Caritas: a fronte di una media nazionale del 25%, in regione nel 2023 si è raggiunto il 42%, seguono poi la Basilicata con il 32%, Abruzzo e Molise con il 29%, Liguria con il 27,5% e il Lazio con il 27,1%. Sempre secondo il dossier Caritas 2024 sulla povertà, con dati riferiti al 2023, la Toscana è anche la seconda regione dove si registra il più alto numero, in percentuale, di chi si rivolge a Caritas pur avendo un lavoro.
In Toscana sono state accolte nei centri Caritas 28.326 persone: di cui il 56% maschi e il 44% donne; il 32,8% italiani e il 62,4% stranieri e il 4,8% apolidi o con doppia cittadinanza. Il 18,4% delle persone accolte in Caritas nella regione Toscana, infine, nel 2023 non ha una dimora stabile.
Vincenzo Brunelli – Corriere Fiorentino, 21 giugno 2024

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Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi

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