Parole della domenica, aumenta la tassa di soggiorno per rilanciare il turismo
Il rilancio del nostro turismo parte da un aumento della tassa di soggiorno. La nuova imposta di soggiorno porterà circa 1,8 milioni in più nelle casse comunali, a partire dal 2025. Dal 2012, in poi, infatti, la cifra versata dagli ospiti delle strutture ricettive si è sempre aggirata intorno a un milione e 400mila euro all’anno. Con gli aumenti decisi dalla giunta comunale con l’accordo delle categorie imprenditoriali gli introiti arriveranno a circa 3,2 milioni di euro.
La maggior parte della somma sarà destinata alla costituzione e al finanziamento della Dmo (Destination Marketing Organization), la struttura che si occuperà del nostro turismo, mentre il rimanente andrà a sostenere la cura del verde e dell’ambiente, decoro e sicurezza (gli agenti di polizia municipale a tempo determinato potranno essere finanziati anche con questa risorsa).
L’imposta di soggiorno passa da 1,70 euro a 4 euro al giorno a persona per gli alberghi cinque stelle, da 1,40 euro a 4 euro per i quattro stelle, da 1 euro a 2 euro per i tre stelle, da 0,75 euro a 1,50 per i due stelle, e da 0,35 a 1 euro per quelli a una stella, oltre ai bed and breakfast e i campeggi.
La disponibilità di risorse è decisiva per investire nel turismo, specie per quello di Montecatini che ha tanto bisogno di un forte rilancio.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
I desideri della notte di San Lorenzo
L’appuntamento annuale della notte di San Lorenzo torna ad illuminare l’estate con una pioggia di stelle cadenti. Si tratta di un affascinante evento astronomico che simbolicamente cade il 10 agosto – ma che scientificamente può prolungarsi per qualche giorno – in cui non solo si ha la possibilità di assistere ad un fenomeno naturale particolarmente raro, ma anche di esprimere i propri desideri. Nonostante il legame tra stelle cadenti e desideri abbia origini remote, ancora oggi si associa la caduta degli astri alla realizzazione delle proprie aspirazioni future. Secondo la tradizione, infatti, le stelle cadenti rappresentano le lacrime versate durante il martirio di San Lorenzo, che fu arso vivo il 10 agosto del 258 d.C. I fedeli iniziarono così ad esprimere desideri al passaggio delle stelle cadenti nella speranza che venissero ascoltati dal santo e che potesse portare loro fortuna.
La lezione di Julio Velasco
La cosa più bella Julio Velasco l’ha fatta, anzi l’ha detta – come spesso gli capita – dopo la straordinaria semifinale vinta contro la Turchia. E, non appena lo senti aprire bocca, capisci subito che stai per ascoltare qualcuno di completamente diverso per profondità, spessore, cultura, visione prospettica.
“Ci dobbiamo divertire e dobbiamo smetterla con questa storia dell’oro che manca, perché non se ne può più. Lo dico anche in difesa della squadra maschile.
Fa male alle squadre nazionali, fa male alla Federazione, fa male a tutti: è una filosofia di vita negativa.
Godiamoci il fatto che le nazionali italiani femminili, maschili, giovanili, sono sempre al primo livello e abbiamo una delle Federazioni più importanti del mondo. Guardiamo ciò che abbiamo, non sempre quello che ci manca.“
A 72 anni Velasco ha colto, in pratica, il senso di quello che un’intera generazione di atleti di vent’anni ci stanno ripetendo dall’inizio delle Olimpiadi.
E questo vale più di qualunque medaglia, qualunque colore sarà.
Lorenzo Tosa – post su Facebook del 9 agosto 2024
Aumentano i minorenni giocatori d’azzardo
Aumentano i giocatori d’azzardo problematici minorenni. E malgrado per loro l’azzardo sia vietato, entrano facilmente, senza controlli, nelle sale gioco e accedono a tutte le forme di scommesse. Ma ancor più usano l’online che raddoppia la probabilità di diventare problematico, al Sud addirittura cinque volte di più rispetto al Nord.
Sono alcuni dati della ricerca su azzardo e minori dell’Istituto superiore di sanità ancora non pubblicata ma che Avvenire può anticipare. Dati preoccupanti, frutto di un’indagine su 6mila ragazzi tra i 14 e i 17 anni, rappresentativi della popolazione giovanile nazionale, che fotografano una situazione peggiore di quella del primo rapporto realizzato dall’Iss nel 2018.
Antonio Maria Mira – Avvenire, 8 agosto 2024
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