Parole della domenica, anche le Panteraie in vendita per il concordato delle Terme
Anche le Panteraie finiscono in vendita, pur non essendo considerate un bene strategico delle Terme. La procedura è inserita nel procedimento di concordato in continuità. Le Terme dovranno cedere anche questo storico locale per fare fronte al pagamento dei debiti.
L’appuntamento per la cessione è fissato per il 25 febbraio 2025, a Firenze, nello studio del notaio Vincenzo Gunnella. L’offerta base è di quattro milioni e 264mila euro. La vendita prevede l’acquisizione dei «diritti di piena proprietà sul complesso immobiliare con destinazione turistico-ricettiva”.
il noto locale, famoso a livello nazionale, ha da alcuni anni una nuova gestione, che lo ha completamente ristrutturato. In passato, ci sono stati diversi imprenditori che hanno investito nelle Panteraie, un locale simbolo degli anni d’oro del turismo termale. Voluto da albergatori illuminati a metà anni Cinquanta, era ed è un punto di riferimento della mondanità. Il giardino era stato progettato da Porcinai, Guttuso lo aveva immortalato in un suo quadro.
E’ probabile che gli attuali titolari possano essere interessati all’acquisto dello storico locale, in modo da tenere alto un simbolo di una Montecatini che è nel cuore e nei ricordi di tantissime persone.
Come ogni settimana, ho cercato nel web e sui giornali altre storie per chi voglia leggere ma soprattutto per chi voglia riflettere.
Buona lettura a tutti quelli che ci seguono.
(a cura di Mauro Lubrani)
E’ successo a Valencia, potrebbe accadere ovunque
È il Ground zero del clima, Valencia. L’apocalisse di acqua, fango e distruzione che ha travolto la città della Spagna tra mercoledì notte e giovedì segna un prima e un dopo nella percezione del mondo in cui viviamo. Che, a causa del riscaldamento globale e dei mari legato all’azione dell’uomo sul Pianeta, non è più un luogo sicuro nemmeno dove credevamo (erroneamente) che lo fosse: avrebbe potuto accadere ovunque, secondo gli esperti potrebbe accadere senza dubbio nella nostra già martoriata Italia. Le conseguenze di questa presa di coscienza dovrebbero metterci con decisione sulla strada della transizione ecologica: cambiare ora o mai più.
Avvenire – 31 ottobre 2014
Il valore del risparmio per le nuove generazioni
La Giornata Mondiale del Risparmio compie cento anni. Dal 1924, anno in cui è stata istituita in occasione del primo Congresso Internazionale del Risparmio, si sono succeduti profondi cambiamenti nel Paese e nel mondo intero, che hanno comportato anche un’inevitabile evoluzione della cultura del risparmio. Se per le generazioni precedenti il risparmio rappresentava un caposaldo per la gestione finanziaria familiare e personale, per i giovani d’oggi, al contrario, ha smesso di essere una priorità o forse, meglio, una possibilità. Questo a causa delle loro condizioni socio-economiche e lavorative, che hanno comportato la diminuzione della capacità di risparmio e, parallelamente, la trasformazione di priorità e obiettivi di vita. Nonostante ciò, nel nostro Paese, la propensione al risparmio rimane sempre molto alta e, soprattutto, continua a essere considerato forte il legame tra risparmio e sviluppo del Paese, in termini di responsabilità sociale e ambientale, in particolar modo tra i giovani. Motivo per il quale è importante continuare a diffondere l’educazione finanziaria, non solo tra le nuove generazioni, ma anche tra le altre fasce di popolazione maggiormente escluse, come donne e persone anziane, sfruttando le possibilità della rivoluzione digitale e diffondendo conoscenze e strumenti per gestirne i rischi. Inoltre, sarebbe importante riuscire a superare la tendenza cosiddetta di “immobilità” del risparmio, promuovendo scelte orientate all’investimento del risparmio individuale, in grado di trasformarlo in un potente volano per lo sviluppo del Paese. La centesima Giornata Mondiale del Risparmio – che Acri celebrerà il 31 ottobre, alla presenza del Presidente della Repubblica – non è solo un evento per ricordare la strada percorsa finora, ma anche un’occasione per continuare a mettere in luce l’importanza di diffondere la cultura del risparmio, considerando con attenzione le trasformazioni epocali avvenute, i nuovi bisogni e le prospettive future. Giovanni Azzone (Presidente Acri) – Buone notizie – Corriere della Sera, 28 ottobre 2024 |
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