Parole della domenica ai tempi del virus: il grande cuore della città per aiutare la famiglia del rider ucciso da un’auto
Una tragedia ha scosso la città nello scorso fine settimana. Romulo Sta Ana, 47 anni, filippino, è rimasto ucciso in un incidente stradale a Montecatini sabato sera travolto da un’auto sulla Camporcioni, mentre stava ritirando un ordine da McDonald’s. La vittima, di cui ieri si sono svolti i funerali, era una persona molto stimata da tutti coloro che lo conoscevano. Si può dire che è stato una vittima indiretta del Covid: infatti, prima lavorava come portiere in un albergo della città che a causa del virus ha dovuto chiudere per mancanza di clienti lasciandolo senza lavoro. Per mantenere la propria famiglia si era messo a fare il rider.
La scomparsa di questo giovane padre di 47 anni ha scosso il grande cuore dei montecatinesi sempre pronti a mobilitarsi per ogni buona causa.
Così, in poco tempo si è diffuso il tam tam della solidarietà con raccolte di soldi per una famiglia così duramente colpita in alcuni locali della città (Pasticceria Sweet in via Balducci, Appaltino caffetteria davanti le scuole Pascoli e Rosmady caffè in via Garibaldi davanti al mercato coperto) e attraverso una raccolta via internet grazie all’Associazione Aid Madagascar onlus (è possibile dare il vostro sostegno aderendo a questa raccolta on-line oppure mediante: • Bonifico Bancario intestato a: Aid Madagascar IBAN: IT29H0329601601000067190614 Causale: Raccolta fondi per la famiglia di Romulo Sta Ana • PayPal con Carta di Credito collegandovi al seguente link: https://www.paypal.com/donate?token=UqXKpFEzSUU4DZhYWL5GNOrtx2fBTF966TIGO8ZCiK-_4Z3VJDY-pwUsvdC6agwb7HdbmZwBbI6xI5eu).
Già tante persone hanno aderito all’appello lanciato, ma speriamo che tante altre se ne aggiungeranno. Questa raccolta vuole essere un’opportunità per dare un aiuto concreto – in un momento di immenso dolore e di grave difficoltà – a una famiglia che ha perduto un marito e un padre che era la loro unica fonte di reddito.
Le parole della domenica – raccolte come sempre nel web e nei giornali – sono limitate ad un commento proprio sulla morte del giovane rider e sulle prospettive del progetto “Uffizi diffusi”, a cui è candidata anche Montecatini con il suo stabilimento Excelsior.
Buona domenica e buona lettura.
(a cura di Mauro Lubrani)
RIDER MORTO: UNA TRAGEDIA CON MANDANTI MORALI
Dobbiamo smetterla di considerarle fatalità. Certe morti hanno precisi mandanti morali, sono omicidi nel nome del profitto senza rispetto dell’uomo. I mandanti morali sono gli stessi che non accettano regole e vogliono sfruttare la disperazione per creare un mercato del lavoro che di fatto è la riproposizione della schiavitù sotto altre forme. Certe morti hanno anche complicità politiche fra quelli che partoriscono sedicenti riforme del lavoro che abbassano oltre il lecito le soglie di garanzia per le maestranze. E hanno anche complicità fra quelli che si eccitano di fronte al nuovo purché sia, che non si chiedono cosa si nasconda dietro la scorciatoia di una app.
E c’è anche il consueto fondo di indifferenza, un po’ ci siamo tutti noi che ordiniamo cibo nei ristoranti e nei fast food e non ci chiediamo mai chi siano quelle donne e quegli uomini che bussano sorridenti alle porte delle nostre case con quei pacchetti di cibo ancora caldo. È una vergogna a più facce. La morte di questo padre di famiglia di Montecatini è un gigantesco schiaffo all’indifferenza. Proprio, nell’editoriale domenicale, mi sono soffermato su questi temi, sui nuovi poveri e sulla politica in perenne ritardo, che non anticipa, che non previene.
Quest’uomo è morto per rincorrere una commessa in più prima della scadenza delle 22, termine ultimo per la consegna di cibo nelle case. Una scorciatoia da disperato, per tentare di superare la soglia di quei 15 euro giornalieri che di solito si possono racimolare per quelle tre ore e mezzo di frenetica maratona per la conquista di un panino o di un piatto di pasta da portare nelle case.
Stefano Tamburini – Direttore de “Il Tirreno” – articolo 1 Febbraio 2021
UFFIZI DIFFUSI IN CENTO CITTA’ TOSCANE
Gli Uffizi diffusi diventeranno il più grande cantiere d’arte della Toscana. Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, ne ha parlato ieri alla Commissioni cultura della Regione Toscana, illustrando il progetto per prevede di portare (e riportare) sul territorio centinaia di opere oggi custodite nei depositi del Museo fiorentino. «Per gli Uffizi diffusi dovrebbero esserci almeno 60 sedi ma io ne vorrei anche 100 — ha detto il direttore — naturalmente non si potrà fare tutto in un anno, ci vorrà più tempo». Il cuore sarà «la villa medicea dell’Ambrogiana» dove saranno ricollocate opere d’arte del Seicento, ma per la quale i lavori di restauro si preannunciano molto costosi. Schmidt ha infatti chiesto «la collaborazione agli enti dello Stato per questo bene».
Ma in Commissione arriva anche la polemica: il sindaco di Rapolano Terme, Alessandro Starnini, ha presentato il progetto del nuovo polo museale nel complesso della Grancia, con le opere non esposte nella Pinacoteca nazionale di Siena, ostacolate però dalla Direzione regionale Musei e della stessa Pinacoteca. Starnini incassa l’appoggio di Schmidt: «Gli Uffizi hanno molti lavori di artisti senesi nei loro depositi: sarei felice di poter contribuire a progetti di valorizzazioni dei territori dove queste opere furono realizzate». Rapolano si aggiungerebbe quindi ai siti già individuati, ovvero le Terme del corallo a Livorno, il Castello dei Conti Guidi a Poppi, la Villa Medicea di Careggi e quella di Montelupo, il Museo di arte sacra di San Piero in Mercato a Montespertoli, il Centro visite del Parco nazionale di San Godenzo, il Museo della battaglia di Anghiari, il Museo delle terre nuove e Museo di casa Masaccio sostenuti da San Giovanni Valdarno insieme a Cavriglia e Cascia di Reggello, il Museo civico e la Cattedrale di Pescia (e anche le nostre Terme Excelsior). Ma sarebbero in corsa anche Castiglion Fiorentino e Monte San Savino, oltre a tanti altri comuni che stanno contattando le Gallerie degli Uffizi per poter partecipare.
«A oggi sono una trentina i Comuni interessati — ha spiegato il presidente della Regione, Eugenio Giani — ma il numero è destinato a salire. Il progetto costituirà un importante volano per qualificare i nostri territori».
Viola Centi – da “Il Corriere Fiorentino” del 5 Febbraio 2021
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