Parole della domenica ai tempi del virus, gli obiettivi del neo-assessore per rilanciare il turismo
Mentre ci avviciniamo al Natale più triste dal dopoguerra con un virus che non dà tregua e una crisi economica e sociale senza pari, Montecatini comincia a guardare avanti, oltre a tutte le sue enormi difficoltà.
La speranza di un 2021 che faccia intravedere la luce in fondo al tunnel – naturalmente in primis grazie agli effetti del vaccino – viene da una bozza di programmi che possano aiutare il turismo.
Ne ha anticipati alcuni il neo assessore Federica Pinochi in un’intervista a Marco Innocenti per “La Nazione”. “Dobbiamo puntare – ha affermato Pinochi – su due temi chiave: longevità, argomento di rilevanza mondiale, e riabilitazione post Covid. Per entrambi Montecatini ha grosse carte da giocare. Siamo già la città ideale per gli anziani dalla vita ancora attiva e per le famiglie con i bambini. Anche il turismo dei bambini dei essere una nostra caratteristica”.
L’assessore, che prevede di organizzare una manifestazione di rilievo nazionale nel settore sanitario termale, guarda anche alle opportunità di un turismo, che, a livello internazionale, chiede sostenibilità ambientale, turismo slow, borghi antichi, attività all’aperto e sportive. Montecatini ha la possibilità di essere competitiva su tutti questi ambiti, grazie anche alla collaborazione con gli altri Comuni attraverso l’Ambito territoriale turistico della Valdinievole. Un modo per sfruttare al massimo l’offerta turistica dal Montalbano fino a Collodi.
I primi segnali di flessione del turismo termale cominciarono a palesarsi ben 40 anni fa (leggi l’articolo), quando ci sarebbero state occasioni e risorse per correggere la rotta. Invece, si sono perse tante opportunità.
Le parole della domenica – raccolte nel web e nei giornali – parlano di un messaggio di speranza dedicato ai giovani da Paolo Rossi; di un amarcord con l’immagine del Kursaal dei tempi d’oro; delle misure di salvaguardia prese dal governo e delle attenzioni che si chiedono alle persone per scongiurare una crescita della diffusione del virus durante le Festività.
Buona domenica e buona lettura a chi vuole seguirci.
(a cura di Mauro Lubrani)
IL MESSAGGIO DI ROSSI AI GIOVANI: “TUTTI POSSONO FARCELA”
Voglio dire ai giovani, ai ragazzi, che uno qualsiasi, uno normale, può farcela. Non ero un fenomeno atletico, non ero neanche un fuoriclasse, ma ero uno che ha messo le sue qualità al servizio della volontà. Mi pare un buon messaggio, non solo nello sport.
Paolo Rossi (1956-2020)
AMARCORD: IL KURSAAL DEGLI ANNI D’ORO
Siamo alla fine degli anni ’60 (cartolina spedita nel 1972). Una miriade di cartelli e di insegne inondano il Kursaal facendo presente (per chi non l’avesse capito) che tutti i personaggi famosi del momento passavano da lì: da Corrado a Mike Bongiorno, da Bramieri a Modugno, alla Vanoni ecc… Music hall dancing, night club, cinema, sala giochi, il palazzo non si faceva mancare niente e non faceva mancare niente a nessuno!
Paolo Bresci – post su Facebook del 10 dicembre 2020
GOVERNO: PIU’ AUTOREVOLEZZA E COERENZA
Mi auguro che il governo dica una parola chiara e ufficiale sulle misure di salvaguardia da adottare nelle prossime festività. Confesso che in questi giorni ammiro l’autorevolezza e coerenza della cancelliera Angela Merkel. So che ci sono – minoritari ma ugualmente gravi – comportamenti irresponsabili. Tuttavia le incertezze nei messaggi le rendono non giustificabili, ma certo più facili a praticarsi. Noi continuiamo ad avere tra 600 e 800 morti al giorno. Sono già oltre 66000! Ho letto una ricerca che dice: ogni 100 contagi in Italia, 3 sono gravi e almeno UNO muore! Allora misure chiare e subito. Se il governo “chiudicchia o apricchia” e la gran parte delle Regioni criticano sempre, nell’un caso e nell’altro, cresceranno paura, disperazione, rabbia. Chi un pochino ha presente la storia italiana sa che la rabbia cova quasi silenziosa e poi esplode incontenibile. Evitiamolo. Regole chiare in linea con gli altri paesi europei; sostegno il più efficace possibile alle attività economiche sacrificate; organizzazione di una campagna puntuale e controllata di vaccinazione; predisposizione di progetti per il Recovery Fund a beneficio dell’Italia non dei soliti noti. Non deve essere una speranza ma un impegno collettivo, delle istituzioni, dei cittadini, delle organizzazioni democratiche.
Vannini Chiti (ex-Senatore) – post su Facebook del 17 dicembre 2020
L’ITALIA DEL PIGIA PIGIA E L’ITALIA DISCRIMINATA
Le immagini del pigia pigia per fare shopping o anche solo per curiosare, nelle zone gialle come in quelle arancione, fa pensare che 60 mila e più morti e gli ospedali super affollati, hanno insegnato davvero poco. Chissà se insegnerà qualcosa la decisione della Germania di introdurre un lockdown quasi totale per un mese e quindi per tutto il periodo delle feste. Ma c’ è un altro aspetto che fa pensare, cioè l’ ennesima discriminazione nei confronti dei piccoli paesi dove non esiste il pigia pigia, il distanziamento sta praticamente nell’ ordine naturale delle cose ma i pochi bar o ristoranti, cioè gli unici punti di aggregazione, come i circoli, sono chiusi nelle zone rosse o aperti fino alle 18 in quelle gialle (non i circoli che restano sempre chiusi) . Nei piccoli comuni il coprifuoco inizia nella migliore delle ipotesi alle 18 e non alle 22 come nelle città. Ma l’ elenco delle discriminazioni è molto lungo: comprende per esempio la poca medicina territoriale, la carenza di molti servizi essenziali, internet che spesso funziona a singhiozzo. E si potrebbe continuare Eppure questa Italia discriminata paga le tasse come l ‘Italia del pigia pigia.
Pierandrea Vanni (sindaco di Sorano/giornalista)
post su Facebook del 13 dicembre 2020
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