Parole della domenica ai tempi del virus, finalmente torna il ministero del turismo
C’è una buona notizia. Il Governo Draghi, che ieri ha avuto il suo battesimo ufficiale con il giuramento dei ministri, ha ripristinato – finalmente – un ministero del turismo. In un’Italia che fa di questo settore uno dei principali elementi della sua economia, era strano e incomprensibile che non ci fosse un ministero di riferimento. Ora c’è e sarà anche con portafoglio, quindi con capacità di spesa.
Davvero una bella notizia per il turismo nazionale, ma anche per Montecatini che ha bisogno di sostegni governativi e regionali per potersi rilanciare.
La crisi prima legata al settore termale e poi quella provocata dal Covid ha messo in ginocchio una città che da solo non può avere la forza per rialzarsi. Tra l’altro, se il Comune può avere qualche difficoltà di dialogo con la Regione, il nuovo ministro del turismo Massimo Garavaglia è appartenente alla Lega e quindi ci saranno sicuramente più possibilità di incontri diretti con la speranza di poter accedere a finanziamenti anche europei.
Le parole della domenica – raccolte come sempre nel web e nei giornali – le abbiamo dedicate a una bella storia sanitaria e ancora alle prospettive del progetto “Uffizi diffusi”, a cui è candidata anche Montecatini con il suo stabilimento Excelsior, come ha confermato di recente lo stesso Presidente della Regione Giani.
Poi, un augurio di San Valentino da parte di Paolo Grossi, ma condito con tanta amarezza per la situazione che riguarda musicisti come lui, ma altri imprenditori a partire dai ristoratori che si sono visti annullare in extremis una giornata che avrebbe potuto portare buoni incassi.
Buona domenica e buona lettura.
(a cura di Mauro Lubrani)
Buona domenica con una bella storia
Loro sono il prof. Lorenzo Masieri e il dr. Alfonso Crisci, e insieme alla straordinaria sinergia tra Meyer e Careggi hanno salvato una piccola paziente di appena un anno affetta da una rara calcolosi ai reni, grazie a un intervento di solito riservato agli adulti.
La bambina ora è tornata a casa e sta bene.
Eugenio Giani – Post su Facebook del 7 Febbraio 2021
San Valentino con… tanta amarezza
Questo San Valentino lo voglio dedicare a chi come me ama la propria professione e ha un’attività , e ormai è da un anno che sta soffrendo per la situazione dovuta al Covid .Io faccio parte dello spettacolo una categoria amata …ma purtroppo dimenticata , come il turismo, senza pensare come vengono trattati i ristoranti con le chiusure e aperture a singhiozzo comunicando come questo weekend senza adeguato preavviso , danneggiandoli economicamente ma molto di più psicologicamente , perché non riescono a fare una pianificazione della propria attività, dalla gestione del personale a le materie prime deteriorabili , buttando via tempo e denari !!!Ormai ne abbiamo viste un po’ di tutte e non mi meraviglio di niente , capisco l’emergenza sanitaria, ma le tempistiche e i metodi adottati sono veramente inaccettabili per tutti .Chissà ancora per quanto durerà tutto questo , mi direte Paolo ci vuole ancora un po’ di pazienza , ma io non ne ho più … è finita !!! E non so voi !!!!Vorrei sottolineare a chi parla tanto per …se cerchiamo di resistere di riinventarci è solo per l’amore alla nostra professione che abbiamo fatto fino a quel febbraio 2020 !!!Un abbraccio forte a tutti voi da uno come voi.
Buon San Valentino
Paolo Grossi – musicista dal post su Facebook del 14 febbraio 2021
C’è la coda per gli Uffizi diffusi
Da qualche giorno c’è una persona agli Uffizi che è stata quasi del tutto deputata a gestire, protocollare e sottoporre alla direzione le candidature che arrivano un po’ da tutta la Toscana per rientrare nel circuito degli Uffizi diffusi: stiamo parlando di quel progetto in virtù del quale il direttore Eike Schmidt ha annunciato di voler delocalizzare centinaia di dipinti e opere d’arte che fanno parte della collezione del museo fiorentino e sono custodite nei depositi in alcuni siti che, da un punto di vista storico e filologico, ne giustifichino il trasferimento.
Non stupisca la cosa, pare che, anche a seguito della recente dichiarazione dello stesso Schmidt — il 4 febbraio ascoltato in Commissioni cultura della Regione Toscana ha annunciato che nel piano potrebbero entrare a far parte sino a 100 siti — le richieste stiano arrivando così numerose da non poter essere prese sottogamba. A oggi ne sono arrivate circa 40 di candidature, le ultime della quali partono da Fivizzano, Rapolano, Quarrata e Lari. Giorni fa si erano fatte avanti Grosseto e Massa Marittima. Ma in lizza ci sono anche le Terme del Corallo a Livorno, il Castello dei Conti Guidi a Poppi, la Villa Medicea di Careggi e quella di Montelupo (vero core business del piano tutto, soprattutto nel l’ex Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo), il Museo di arte sacra di San Piero in Mercato a Montespertoli, il Centro visite del Parco nazionale di San Godenzo, il Museo della Battaglia di Anghiari, il Museo delle terre nuove e Museo di casa Masaccio sostenuti da San Giovanni Valdarno insieme a Cavriglia e Cascia di Reggello, il Museo civico e la Cattedrale di Pescia. E sarebbero in corsa anche Castiglion Fiorentino e Monte San Savino.
La lista cresce e — fanno sapere dagli Uffizi — presto le persone da spostare alla gestione del progetto, a cui il direttore vorrebbe dare il via entro tre mesi, potrebbero diventare due. Una piccola rivoluzione copernicana nell’amministrazione delle Gallerie che la dice lunga sulla volontà dei siti minori (da un punto di vista della notorietà) di volere salire sulla zattera del grande museo. Tutti pazzi per gli Uffizi dunque anche se non basta candidarsi per essere accettati e inseriti nel circuito. Sarà Schmidt stesso a valutare caso per caso la congruità della proposta, a valutare insomma se ci siano ragioni storico-artistiche sufficienti (legame dei luoghi candidati con le collezioni medicee e lorenesi) a spostare l’etichetta Uffizi nelle città e paesi autocandidati.
Sarà sempre lo stesso Schmidt, come ha già fatto nel caso della villa Ambrogiana di Montelupo, in quella di Careggi o alle Terme Corallo di Livorno a fare, a seguito di una prima cernita, un sopralluogo nei siti prescelti. Si tratta di visite durante le quali il direttore si reca armato di macchina fotografica per portare nel suo archivio personale gli scatti dei potenziali contenitori degli Uffizi diffusi. Poi, una volta fatta la scelta definitiva, dovrebbero avviarsi le pratiche amministrative — accordi e altro — dunque gli eventuali lavori di allestimento. Un lavoro immenso a cui il museo fiorentino crede molto.
Chiara Dino – da “Il Corriere Fiorentino” del 9 Febbraio 2021
Leggi “Parole della domenica” 44
Leggi “Le parole della domenica” 43
Leggi “Le parole della domenica” 42
Leggi “Le parole della domenica” 41
Leggi “Le parole della domenica” 40
Leggi “Le parole della domenica” 39
Leggi “Le parole della domenica” 38
Leggi “Le parole della domenica” 37
Leggi “Le parole della domenica” 36
Leggi “Le parole della domenica” 35
Leggi “Le parole della domenica” 34
Leggi “Le parole della domenica” 33
Leggi “Le parole della domenica” 32
Leggi “Le parole della domenica” 31
Leggi “Le parole della domenica” 30
Naturalmente sul sito si trovano archiviate tutte le “Parole della domenica” a partire dalla numero uno ad oggi