Padule: venerdì 28 liberazione di rapaci notturni, visite alle mostre e all’idrofitario
Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio organizza per venerdì 28 luglio (ore 19) una liberazione pubblica di rapaci notturni, aperta a tutti gli interessati, presso il Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio a Castelmartini (Larciano – PT).
Si tratta di animali provenienti dal Cetras – Centro Toscano Recupero Avifauna Selvatica di Empoli, che ha come fine il recupero, la cura, la riabilitazione e la reintroduzione in natura di avifauna selvatica in difficoltà, in particolare i rapaci.
Il Cetras, nato nel 1993 e gestito da volontari, organizza spesso iniziative con il Centro RDP Padule di Fucecchio soprattutto nell’oasi di Arnovecchio, che il Centro gestisce per conto del Comune di Empoli, ma anche in Padule, come in questo caso.
Venerdì 28 luglio dalle 19 sarà aperto il Centro Visite con la possibilità di vedere la sala dedicata al Padule, la mostra “Illusioni nel canneto” e gli allestimenti temporanei di fotografia e pittura naturalistica.
Gli interessati potranno anche partecipare ad una breve visita guidata all’idrofitario del Padule di Fucecchio, che in questo momento offre le splendide fioriture della Salcerella e dell’Ibisco palustre.
Il programma prevede poi una liberazione di rapaci notturni ed in particolare di alcuni esemplari di Civetta: un’occasione unica per osservare dal vivo questi affascinanti animali ed assistere al momento emozionante del ritorno in natura.
Questo piccolo rapace notturno dallo sguardo magnetico anima le notti primaverili ed estive con il suo canto: un tempo perseguitata a causa di anacronistiche superstizioni, oggi se ne riconosce il ruolo insostituibile negli equilibri naturali.
L’evento è ad accesso libero senza prenotazione (molto gradito un contributo per le attività del CETRAS a sostegno degli ospiti del centro recupero); consigliati binocolo e repellente per zanzare.
Info Centro RDP Padule di Fucecchio, fucecchio@zoneumidetoscane.it
Foto: Ettore Ladisa