La scomparsa di Ivano Paci, per 25 anni alla guida della Fondazione Cassa di Risparmio
E’ scomparso, all’età di 89 anni, Ivano Paci, per circa 25 anni (fino al 2016) alla guida della Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia. Anche Montecatini e la Valdinievole piangono un personaggio che in tante occasioni a contribuito a fare realizzare importanti progetti grazie ai cospicui interventi finanziari della Fondazione.
Così lo ricorda Lorenzo Zogheri, che oggi guida la stessa Fondazione: “Ho appreso con grande commozione la notizia della morte del Professor Ivano Paci, persona di eccezionale levatura e rigore intellettuale e morale; esempio di serietà e di impegno: nella famiglia, nel lavoro, nello svolgimento di prestigiosi incarichi politici e istituzionali, ricoperti costantemente a servizio esclusivo del bene comune.
Il Prof. Paci è stato Presidente della Fondazione Caript per quasi 25 anni; ne è stato guida operosa e lungimirante. Nel processo di costituzione e di crescita di un’istituzione sono determinanti la capacità carismatica e il valore intellettuale della sua iniziale figura direttiva. Questo è stato il ruolo che il Prof. Paci ha svolto per la Fondazione: l’alta reputazione di cui essa gode oggi è frutto della crescita patrimoniale dovuta alle originarie scelte strategiche che hanno consentito di mantenere nel tempo una straordinaria attività erogativa a favore del territorio. Missione patrimoniale e missione territoriale hanno costituito le stelle polari che hanno sempre orientato l’azione della Fondazione; questa giovanissima istituzione è divenuta ben presto parte viva della comunità locale, suo punto di riferimento essenziale. Per questo risultato eccellente dobbiamo essere grati e riconoscenti al Prof. Paci.
Con poco… si può fare molto; il Prof. Paci ne era sinceramente convinto e tale linea di pensiero (e di azione) ha orientato le scelte della Fondazione: così da premiare le iniziative migliori e disattendere le altre.
Il Prof. Paci aveva ben chiaro il largo orizzonte della Fondazione e la necessità di tutelarne, nel suo tempo di vita indeterminato, il patrimonio; piuttosto che disperderne i frutti sostenendo progetti di dubbia qualità, egli ha sempre scelto di impiegare al meglio le risorse arricchendo quindi la solidità dell’ente: nell’interesse prioritario delle generazioni future.
Del resto, egli amava i giovani, ne condivideva l’intelligenza vitale, ne comprendeva fragilità e ansie; ancora oggi numerose iniziative della Fondazione ne costituiscono chiara testimonianza.
Con il bando Borse di studio, i capaci e meritevoli, ancorché privi di mezzi, sono stati aiutati a completare il loro percorso formativo. Gli studenti che hanno scelto di perfezionare la loro istruzione all’estero hanno incontrato nella Fondazione una preziosa compagna di viaggio grazie alle risorse messe a disposizione con il bando Studiare in Europa e nel mondo. I giovani pistoiesi che hanno dovuto abbandonare gli studi senza riuscire a trovare un’occupazione hanno comunque potuto fare affidamento sul bando Borse lavoro, ideale strumento per agevolare l’inserimento nel mondo produttivo. Per chi nella vita ha avuto meno fortuna, come i giovani adulti colpiti da sindrome autistica, la Fondazione ha investito ingentissime risorse allo scopo di costruire ex novo il complesso immobiliare della Casa di Gello dove, nel contesto del verde, ai piedi delle meravigliose colline di Pistoia, ha preso vita l’esperienza della farm community, sulle orme di quanto sperimentato in un prestigioso centro universitario operante nel nord Italia.
Quelle sopra menzionate sono soltanto alcune delle iniziative che hanno qualificato l’agire della Fondazione per accompagnare e sostenere la crescita morale e materiale delle giovani generazioni.
Molte altre potrebbero ovviamente qui essere richiamate, promosse dalla Fondazione anche nei diversi settori di intervento dell’ente nel corso della presidenza del Professor Paci.
Qui e ora è però il tempo del raccoglimento e della preghiera.
Intendo esprimere alla famiglia di Ivano Paci i più sinceri sentimenti di cordoglio, miei personali e a nome dei componenti degli organi della Fondazione, del Direttore, dei dipendenti tutti”.
Questo il ricordo affettuoso da parte della senatrice Caterina Bini: “Stanotte ci hai lasciato, caro Ivano. Ti ho voluto bene, non solo stimato per le tue capacità, professionalità, per la grandezza del tuo esserti fatto da solo, per la bellezza del tuo essere tutto d’un pezzo, per la famiglia bella che insieme ad Isa avete creato, per la politica, per lo scoutismo.Ti ho anche temuto per la tua severità e rispettato per la coerenza del non voler piacere a tutti e ad ogni costo. Ricordo tanto della tua vita, ma in particolare ricordo le gite insieme quando io e Lorenzo eravamo piccoli e ci portavate in pulmino a giro per l’Europa. Bei ricordi, tante risate.Condoglianze di cuore a Andrea, Stefano, Federica, Francesca e Lorenzo e le rispettive famiglie. Torna dalla tua amata Isa e riposa in pace”.