Italia nostra, appello al Ministro della cultura e alla Regione per salvare le Terme
Una lettera al ministro della cultura, un appello alla Regione e una raccolta firme che partirà prossimamente. È così che Italia Nostra interviene sulla vicende delle Terme di Montecatini, non senza preoccupazione per il loro futuro a cui è legato anche quello dell’intera città. Italia Nostra guarda oltre i confini cittadini e spinta dal presupposto delle Terme come patrimonio Unesco, invita ognuno a fare la propria parte, proponendo anche una ricetta minima su dove partire.
Il presidente locale dell’associazione Italo Mariotti, insieme al vice presidente regionale Tiberio Ghilardi e al responsabile della comunicazione Lauro Michelotti hanno presentato ufficialmente nella sede di Italia Nostra all’agriturismo La Limonaia di Pieve a Nievole, il loro piano d’azione.
“Dopo decenni di progressivo declino delle attività termali e di degrado del patrimonio architettonico della città – scrive l’associazione alle massime istituzioni – ai quali non si è riusciti a porre un argine, siamo di fronte al rischio della dichiarazione di fallimento della Società Terme di Montecatini con probabili ulteriori gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale della Valdinievole, ma anche sulle possibilità di salvaguardia di un complesso storico, artistico e culturale, appena inserito nel prestigioso elenco dei siti patrimonio dell’umanità. In considerazione di ciò, Italia Nostra che, in ossequio all’articolo 9 della costituzione dal oltre 65 anni contribuisce con la sua attività a diffondere nel nostro Paese la cultura della conservazione e valorizzazione dei temi ambientali e culturali, rivolge un appello alla Regione Toscana che detiene il 67% delle quote di proprietà, affinché adotti comportamenti politico amministrativi finalizzati al risanamento della società Terme e alla continuità delle attività termali.
Alla Regione chiediamo non solo un intervento finanziario – conclude Mariotti – ma anche un rilancio vero e proprio. Per farlo intanto proponiamo di osservare i modelli che funzionano per altre città termali e prenderne spunto e in secondo luogo, prendendo spunto dall’ultima riunione delle città termali avvenuta recentemente in Spagna, dove si è detto che se Montecatini fallisce tutta la rete rischia di essere messa in discussione”.