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I successi del pianista Michele Innocenti, dal “campino dei Frati” ai più importanti teatri del mondo

I successi del pianista Michele Innocenti, dal “campino dei Frati” ai più importanti teatri del mondo

E’ nato a Lucca, la terra di Giacomo Puccini, ma ha trascorso la sua gioventù a Montecatini. Qui famosi musicisti hanno passato lunghi periodi, di vacanza Verdi, e di vacanza e di residenza Leoncavallo. Michele Innocenti oggi è un pianista famoso a livello internazionale e vive a Parigi con la sua famiglia. E’ stato “riscoperto” nella sua città grazie al libro Beautiful minds di Vasco Ferretti. Il volume ha riunito sedici montecatinesi protagonisti in Italia e nel mondo grazie alle loro professioni.
Abbiamo incontrato Michele Innocenti ad un tavolo del bar storico dello stabilimento Tettuccio insieme a Giuseppe Romano, collega giornalista e anima dello stesso libro. Tra l’altro, Innocenti, su invito dello stesso Romano, è stato protagonista di un riuscito concerto nella chiesa di Montecatini Alto insieme alla moglie Ana Maria Gorce e al giovanissimo figlio Leonardo. Lo scopo era quello di raccogliere fondi per il rifacimento del portone della chiesa del Carmine.
Innocenti, è tornato per qualche giorno a Montecatini ed ha subito accettato l’invito per un’iniziativa benefica.
Quando capitano occasioni come queste, specie per aiutare la mia città, sono sempre disponibile. E’ stata anche un’opportunità per esibirmi con tutta la famiglia.
La sua casa è a Parigi e nel resto del mondo, ma il cuore rimarrà sempre a Montecatini.
Dal secondo giorno della mia vita ho abitato qui ho vissuto momenti indimenticabili con tanti amici, alcuni dei quali incontro ancora oggi, ricordo i pomeriggi trascorsi al “Campino dei frati”, gli acquisti in negozi simbolo come il 48, Neuber, Gucci, Benedetti, la pasticceria Giovannini e Montecatini Sport, dove compravo l’attrezzatura per le partite di calcio. Giocavo in porta. Poi, c’erano le serate al Gambrinus, gestito dallo zio di mio padre Luigi Tognozzi. Mi piaceva la galleria dello zio Ferretti, dove le vendite all’asta erano per me uno spettacolo molto divertente.

E la musica quando ha fatto la sua comparsa?
Devo la scoperta della mia vena artistica a due insegnanti delle scuole elementari Pascoli, i maestri Leandro Magnani e Mario Arcara. Magnani era poetico e inventivo tanto da intuire le inclinazioni artistiche dei suoi allievi. Arcara, rigoroso e appassionato di musica, riuscì ad inquadrare un ragazzo vivace come ero all’epoca. Ho cominciato a studiare la musica a 11 anni. Senza di loro non sarei mai diventato quello che sono oggi.
Ma la vera folgorazione di trasformare una passione in una professione quando c’è stata?
Fui conquistato dalla sonorità del pianoforte dall’ascolto delle “Polacche” di Chopin incise da Rubinstein e da un concerto di Maurizio Pollini al Teatro Comunale di Firenze. Così, decisi che la musica avrebbe fatto parte della mia vita.
A Montecatini ha promosso anche alcune stagioni musicali di successo.
Dal 1983 al 1988 ho dato vita con l’assessorato alla cultura del Comune ai Venerdì in musica alle Terme Regina, Excelsior e Tamerici. Suonavo io o ospitavo musicisti del Maggio Fiorentino o dell’Orchestra della Toscana. Credo che la Sala Regina sia l’ideale per manifestazioni di questo genere.
La sua preparazione è iniziata in Conservatorio a Firenze?
Devo la mia formazione a insegnanti del valore del maestro Antonio Bacchelli, indimenticato pianista, al maestro Franco Rossi, violoncellista del Quartetto italiano, per la musica da camera. Poi, ho continuato a prepararmi a Parigi con il maestro Aldo Ciccolini e a Budapest con il maestro Rados Ferenc, che ha insegnato a personaggi come Andras Schiff e Zoltan Kocsis.
Residente a Parigi dagli anni 2000, svolge la sua attività di concertista e di insegnante non solo in Francia ma in tutto il mondo. 
A Parigi sono molto conosciuto, qui insegno pianoforte e musica da camera al Conservatorio di musica, danza e teatro di Montmorency. Ho effettuato concerti nei più importanti teatri e sale del mondo e spesso anche in Italia. Dal 1996 ha iniziato un’intensa collaborazione con il Giappone, dove mi reco ogni anno per concerti, master class e come membro di giuria del Concorso internazionale di Osaka.

Michele Innocenti con l’attrice francese Brigitte Fossey

Racconti questa esperienza…
La mia esperienza in Giappone mi ha arricchito molto sia dal punto di vista umano che artistico. Penso che la disciplina, il rispetto e l’educazione degli allievi giapponesi sarebbero un ottimo esempio per quelli dei nostri conservatori.
Un consiglio per i giovani che vogliono intraprendere una carriera come la sua?
E’ una carriera difficile, ci vuole molta costanza nello studio e non basta il talento.
Ha anche collaborazioni con attori francesi molto conosciuti.
Dopo aver collaborato con Michel Lonsdale, attore protagonista di film come 007 Moonraker, il Codice da Vincie il Nome della Rosa, ho iniziato una collaborazione con Brigitte Fossey, una delle attrici più amate in Francia per i suoi ruoli nei film L’uomo che amava le donne di Francois Truffaut e Quintet di Robert Altman. Realizziamo insieme spettacoli che sono uno scambio di culture fra cinema, teatro e musica classica che portiamo in tournee con testi di Baudelaire, Verlaine, Eluard e musiche di Faurè, Debussy e Poulenc.
Concludendo, ricorda qualche altra personaggio che lo lega alla sua Montecatini?
Mi piace ricordare il dottor Aldo Pazzaglia, uomo di grande cultura scomparso abbastanza recentemente. Grazie a lui ebbi la possibilità di avere incontri con Carlos Franqui, l’esule cubano che si era innamorato di Montecatini a cui ha donato la grande opera di Mirò e che aveva promosso iniziative internazionali come il Maggio Mirò. Avevo familiarizzato con il figlio Camillo, artista che, come me, oggi vive a Parigi.
Michele Innocenti si esibisce nei più importanti teatri del mondo. Ne ricordiamo alcuni: Royal College di Londra, Suntory Hall e Oiji Hall di Tokyo, La Salle Cortot di Parigi, la Kammer Opera di Francoforte, l’Imperial Hall di Boston, l’Assemblea nazionale di Parigi, sede della camera dei deputati del Parlamento Francese, sotto l’egida e alla presenza del presidente dell’Assemblea Claude Bartolone.. Non mancano concerti in varie città italiane.
Montecatini lo aspetta per un grande ritorno, magari in quel Salone Regina che poi ha visto più volte protagonista da giovane musicista.
Mauro Lubrani

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