Giuseppe Giusti tra religiosità e modernità in un libro di Amedeo Bartolini
Il professor Amedeo Bartolini ha pubblicato un nuovo studio su Giuseppe Giusti. Il libro (ed. Polistampa, Firenze, 27 euro) ha il titolo “Riscoprire Giuseppe Giusti – Religiosità e modernità”.
Giuseppe Giusti (1809-1850) è stato uno dei protagonisti di quella biblioteca della democrazia che dalla Toscana contribuì ad avviare il processo risorgimentale italiano, teso a unificare la nazione liberandola dall’egemonia asburgica. Per questo il poeta toscano ebbe, già in vita, l’apprezzamento di tanti comuni lettori e di personalità dagli orientamenti molto diversificati tra cui Mazzini, Manzoni, Capponi, Lambruschini, Giordani. Cui, successivamente, si aggiunsero Abba, Collodi, Nievo, Fogazzaro, De Sanctis, Pirandello.
Il saggio, riproponendo il Giusti oggi come figura viva e attuale, mette in luce i motivi centrali dei suoi versi, temi che risultano fondamentali anche per i lettori del presente tempo globalizzato: una religiosità aperta alla libertà e alla tolleranza, un sentimento nazionale capace di dialogare con i popoli delle altre nazioni europee, una collocazione da credente pronta ad opporsi al potere teocratico clericale e ad ogni sacralizzazione di alleanze tra trono e altare, la capacità di fare satira religiosa senza cadere nella blasfemia, il sarcasmo contro ipocrisia, trasformismo, disonestà morale e intellettuale.
Questo studio documenta come il Giusti, autore anche di pregevoli liriche di contenuto religioso, fece satira contro il potere temporale dei papi e contro ogni clericalismo, proprio perché credente, da convinto cattolico liberale, in linea con le posizioni politiche dei “moderati toscani” Capponi e Lambruschini, contrario agli orientamenti neo-guelfi di Gioberti e Balbo, avverso alle cospirazioni dei mazziniani, ma pronto a dichiararsi “un po’ repubblicano”. La rilettura, poi, delle composizioni del cosiddetto “ultimo Giusti”, consente di mettere in luce la ricchezza poetica anche dei versi scritti tra il 1848 e il 1850, quelli delle sconfitte politiche e del suo approssimarsi alla morte.
Amedeo Bartolini, già insegnante di Letteratura italiana e latina al liceo “Coluccio Salutati” a Montecatini Terme, è presidente dell’Associazione “Amici di Casa Giusti”, che opera con iniziative culturali preso il Museo nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme.
Ha pubblicato saggi storici e letterari. Sul Giusti, in particolare, sono da ricordare i contributi L’influenza di Giuseppe Giusti nell’affermarsi della lingua nazionale, Un’altra faccia del poeta satirico: Giuseppe Giusti tra scienza e tecnica della prima metà dell’Ottocento e la monografia Riscoprire Giuseppe Giusti. Religiosità e modernità (Polistampa, Firenze 2019).