Il Comune adotta la “Carta dei diritti della bambina” della Fidapa
Il Comune di Montecatini, grazie all’interessamento del sindaco Bellandi, ha adottato su proposta dell’associazione Fidapa la Carta dei diritti della Bambina.
“La sezione FIDAPA di Montecatini Terme , e la referente della Carta professoressa Iolanda Cosentino, con la presidente della sezione Loredana Marrapodi, la presidente distrettuale Patrizia Fedi Bonciani, auspicano che l’esempio del sindaco di Montecatini venga seguito anche dagli altri Sindaci della Valdinievole e sta preparando un evento di portata Nazionale per l’8 novembre che si svolgerà sempre a Montecatini e vedrà l’adozione della Carta da parte di tutti i sindaci della Valdinievole”.
La Carta deve essere letta come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. La bambina deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione.
La nuova Carta dei diritti della bambina, come parte integrante, alla risoluzione approvata, consentirà a tutti gli accordi già raggiunti in conformità al nuovo testo, di essere validi e operativi.
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
Dalla sezione Fidapa
Si ritiene che le bambine abbiano maggiori problemi legati alla discriminazione e siano diverse dai loro coetanei di sesso maschile per bisogni e sensibilità. Fidapa ha recepito e diffuso in ITALIA E NEL MONDO LA carta dei diritti della bambina con particolare attenzione ai rischi di sfruttamento e violenza . La Carta che viene adottata oggi dal Comune di Montecatini ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica , con particolare riguardo alla scuola , a quelli che sono i diritti delle Bambine di tutte le razze e di tutte le religioni . Come stabilito dall’articolo 2 della Carta ogni bambina deve essere tutelata da ogni forma di violenza fisica e psicologica , sfruttamento , abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico fisico. Il riferimento è chiaro: ci si riferisce alle mutilazioni genitali femminili ed ai matrimoni precoci,secondo i dati di TERRES DES HOMMES 15.000.000 di ragazze si sposano prima di aver compiuto i diciotto anni .
In Mauritania e Niger , più della metà delle BABY Spose tra i 15 ed i 19 anni ha un marito più vecchio di 10aa e 44.000.000 di bambine al di sotto dei 14anni , hanno subito mutilazioni genitali , i paesi con piu alta incidenza di mutilazioni genitali sono il Gambia , la Mauritania , l’Indonesia . Ma il valore assoluto più alto è in EGITTO , DOVE ALMENO LA META DELLE BAMBINE SOTTO GLI 11 ANNI HA SUBITO MUTILAZIONI GENITALI, con 27 milioni di vittime stimate , al secondo posto l’Etiopia con circa 23 milioni di vittime. La nostra societa sempre più multietnica e multi razziale ha il dovere di controllare se le bambine residenti nel nostro territorio siano sottoposte a questo genere di pratiche , che mentre nei paesi di origine , si configurano come pratiche religiose e culturali , in Italia si configurano come veri e propri reati contro la Persona e sono perseguibili dal Codice Penale . Grande importanza ha la scuola perché spesso le bambine immigrate si confidano con le compagne o con gli insegnanti e questo spesso riesce a salvarle . Ci sono dei casi ben noti all’opinione pubblica , il caso di Sana una adolescente Pakistana strozzata dal padre e dai fratelli perche si ribellava al matrimonio con un connazionale.