
|
Il
giudice Anna Primavera del Tribunale di Monsummano ha
accolto il ricorso d'urgenza, ex articolo 700 cpc,
presentato dalla Società Immobiliare per riottenere
la gestione delle Terme. Dunque le Terme tornano alla
proprietà, Regione e Comune, che possono così
riavviare le procedure per la riapertura degli stabilimenti,
in vista della nuova stagione turistica. E' stato
così scongiurato il rischio di una chiusura
dell'attività per l'imminente stagione turistica.
Nella giornata di mercoledì 8 marzo, alla presenza
dell'ufficiale giudiziario, è stata imposta la
riconsegna degli stabilimenti Excelsior, Tamerici e
Tettuccio. Ora toccherà ai due enti pubblici disporre
immediatamente delle risorse economiche necessarie per
riattivare l'attività degli stabilimenti, alcuni dei
quali - a partire dallo stesso Tettuccio - hanno bisogno di
interventi di manutenzione.
Nel giorno della presentazione del ricorso, l'anticamera
dell'ufficio del giudice era affollata dalla presenza di un
centinaio di persone, imprenditori turistici e
rappresentanti delle varie categorie, compresi il sindaco
Severi con fascia tricolore e l'assessore regionale
Bramerini.
La città (presenti circa 250 persone, tra cui
sindacalisti e dipendenti dell'azienda) qualche settimana
prima aveva protestato ad Ascoli per sollecitare i gestori
privati ascolani a firmare l'accordo per la riconsegna delle
Terme agli enti proprietari, Comune e Regione.
Tornano a sorridere e a sperare anche i lavoratori fissi
dell'azienda, colpiti da provvedimenti di mobilità,
che avevano riguardato 40 dei 56 dipendenti fissi.
L'obiettivo - prima della presentazione del ricorso
d'urgenza - era stato quello di andare ad una transazione
tra proprietà pubblica e privati, in modo da poter
riprendere la prossima stagione turistica con le Terme di
nuovo sotto una gestione pubblica, dopo la non positiva fase
di privatizzazione, prima esperienza in assoluto in Italia,
che, sulla carta, avrebbe dovuto rilanciare tutta la
struttura termale.
La crisi delle Terme esplose nell'agosto 2004, quando emerse
la sottrazione del capitale sociale pari a 10 milioni di
euro. La società di gestione, con sede ad Ascoli, la
«Montecatini Partners», è formata al 51%
dal gruppo Vitawell di Mauro Scaramucci e per il 49% dalla
Silf del gruppo edile Santarelli.
Dal novembre 2005 sulle terme pende anche un'inchiesta della
Procura della Repubblica di Pistoia, dopo l'esposto-querela
presentato da uno dei soci privati, Felice Santarelli, che
ha denunciato presunte irregolarità nelle
autorizzazioni delle fonti termali, sostenendo, tra l'altro,
che il contratto di privatizzazione prevedeva tre fonti che
da tempo invece sarebbero estinte.
Poi, il 7 febbraio scorso la presentazione del ricorso
d'urgenza al tribunale, che il 3 marzo lo ha accolto,
facendo tornare le Terme di Montecatini nelle mani
pubbliche.
|



|