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Luca de Simone
Firenze gli ha dedicato una
grande mostra all'Accademia delle Arti del Disegno, che
sarà itinerante in Italia e all'estero, Viareggio ha
presentato i suoi progetti di ristrutturazione del porto, ma
pochi sanno che Paolo Riani, architetto di fama
internazionale, già direttore dell'istituto italiano
di cultura a New York, ha trascorso tutta la sua
gioventù a Montecatini, dove sono nate le sorelle
Laura e Lucia, e dove ha frequentato le scuole medie e il
liceo scientifico "Coluccio Salutati", prima di iscriversi
alla facoltà di architettura a Firenze. Paolo Riani
è nato a Barga nel 1937. Il padre era uno dei
migliori piloti di caccia acrobatici, la madre, americana,
un'ottima suonatrice di pianoforte. Nel 1939 la famiglia
Riani si trasferì a Montecatini da Barga, poi, nel
1962, a Firenze.
La mostra "Uncharted territories-Paolo Riani per territori
sconosciuti" di Firenze &endash; all'inaugurazione erano
presenti molti amici montecatinesi - è stata
considerata una sorta di viaggio attraverso la sua vicenda
biografica. "E' stata l'occasione &endash; ha detto Riani -
per fare un bilancio della mia esperienza di vita e
professionale. Dopo aver attraversato territori sconosciuti
diversi, e in particolare dopo le incursioni nel campo delle
istituzioni pubbliche, ho sentito il bisogno di fermare il
mio sguardo sulle conoscenze acquisite, prima di
intraprendere nuovi percorsi".
Negli anni Sessanta, Riani è stato assistente di
Kenzo Tange, compagno di studi di Arata Isozaki e in
Giappone, fra i tanti progetti, ha contribuito alla
realizzazione del piano regolatore d Kyoto e ha disegnato il
centro commerciale Caesar's Palace e la sede della
Mitsubishi Tokyo.
I suoi progetti sono disseminati in gran parte del mondo, da
Los Angeles a Mosca. Ha collaborato alla costruzione del
Citicorp Center a Beirut e ha continuato a lavorare a lungo
nei paesi arabi.
"La mia molla &endash; afferma - è sempre stata
quella di capire la vita, soprattutto laddove volevo
costruire, nella convinzione che l'architettura è una
forma concreta della vita. Poiché la vita esplicita
la sua vera essenza laddove c'è più energia,
dove succedono le cose più forti, era fatale che io
mi trovassi nei punti più caldi. Tra questi il
Libano: Beirut &endash; commenta ancora Riani - era una
città in divenire. Mi attraeva la possibilità
creativa che offriva in quel momento a chi, come me, era
sempre alla ricerca di occasioni nuove per sperimentare,
mettersi in gioco, verificarsi e rinnovarsi nelle
capacità e negli strumenti".
Nel 1994 viene eletto Senatore per Forza Italia Dopo la
parentesi politica, ha diretto l'Istituto Italiano di
Cultura di New York, e quindi ha fondato l'Italian Cultural
Foundation of America, con lo scopo di promuovere la nostra
cultura. Ma l'America è ancora così innamorata
dell'Italia?
"Il nostro patrimonio culturale artistico non è
esauribile e non lo è soprattutto per gli americani.
Proprio conoscendo da vicino e per lunghi periodi la
realtà statunitense, soprattutto come direttore
dell'Istituto Italiano di Cultura, ho percepito la grande
attrazione che ancora esercita il nostro paese. A partire da
questo dato si possono scegliere modi nuovi e diversi per
proporre la nostra cultura non solo per la sua
storicità ma anche per la sua creatività
contemporanea".
Per la sua attività professionale Paolo Riani, oggi
anche docente di architettura all'università di Pisa,
ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti dalle
più importanti istituzioni mondiali.

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