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Luca de Simone
Pochi
ricordano che Montecatini, tra le sue molte fortune, ha
avuto anche quella di essere fotografata, quasi come si
trattasse di una splendida donna, da Helmut Newton, il
grande fotografo recentemente scomparso in un tragico
incidente stradale. Newton realizzò uno splendido
servizio nelle sale del «Grand Hotel & La
Pace», nel 1990, in occasione del lancio dei prodotti
cosmetici della linea «Principessa Borghese».
L'artista , per i suoi scatti nelle sale dell'hotel e nello
stabilimento Tettuccio, si ipirò al film
«Bruciante segreto», con Klaus Maria
Brandauer e Faye Dunaway. Oggi restano testimonianze
eccezionali di uno dei più grandi fotografi del
mondo.
Newton
è morto a 83 anni, essendo nato a Berlino, il 31
ottobre del 1920, da genitori australiani. Ha vissuto e
lavorato prevalentemente tra Parigi, New York e Montecarlo.
E' stato un collaboratore delle più famose riviste
internazionali. Può essere definito uno più
grandi fotografi di moda del mondo, e ha interpretato in
maniera originale l'erotismo e la seduzione femminile. Le
sue foto di sapore cinematografico, restano sempre attuali e
efficaci, inoltre riesce sempre a darle una composizione
nuova e originale.
Il grande artista ha usato tutti gli apparecchi e tutte le
tecniche disponibili, ma il tocco più importante
è determinato dall'uso di modelle sofisticate e
seducenti, a volte piccanti a volte sentimentali.
Nel 1936 entrò nell'atelier della fotografa
più nota del tempo Else Simon, conosciuta con il nome
d'arte di YVA, che si trovava nella Schlüter Strasse,
in un palazzo oggi trasformato in albergo. «È
stato uno dei periodi piú felici della mia vita -
ricordava - era l'estate delle olimpiadi, quelle riprese da
Leni Riefenstahl». Il ragazzo andava a nuotare
nell'Halensee, uno dei tanti laghi di Berlino. In una sua
foto con l'autoscatto nello stabilimento balneare, lo
vediamo fra tre ragazze che se lo mangiano con gli occhi. Ma
nel cartello alle loro spalle si legge "Hunden und Juden
verboten", vietato ai cani e agli ebrei. Helmut rischia il
carcere per una nuotata.
Newton torna in Europa nel '58, a Parigi sposa la collega
June, ed ha un rapido successo, le sue foto appaiono sulle
riviste di moda piú prestigiose, e su Time, Stern,
Paris Match. Lo stile è inconfondibile, come le
modelle. Virago alte e minacciose, dai corpi da statua, nudi
o adorni di particolari feticistici, tacchi a spillo, grandi
cappelli, un frustino, o una calza nera. E si attira gli
attacchi delle femministe, come Alice Schwarzer che lo
denuncia per pornografia. Ma le donne ritratte sono vittime,
donne oggetto, o piuttosto delle dee? E la vittima è
chi osserva?
Newton viene assolto. Chi desidera farsi scattare un
ritratto da lui deve pagare fino a 40mila euro. Le dive si
spogliano volentieri per il suo obiettivo. «La parte
piú sexy di una donna è la caviglia",
spiegò in un'intervista a Playboy.
Le sue foto sono esposte alle Neue National Galerie di
Berlino, il museo creato da Van der Rohe per i capolavori
del XX secolo. Le foto di Newton come le tele di Picasso.
Sono esposte 350 sue opere, una raccolta delle belle, dei
ricchi e dei potenti che si sono affidati al suo
obiettivo.
Le sue immagini sono sempre andate oltre la realtà,
tanto è vero che come fotografo di cronaca ebbe poca
fortuna.
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