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Luca de Simone
Ha compiuto 70 anni il 25
marzo scorso, ma continua a rimanere irraggiungibile per chi
vorrebbe vederla tornare sul palcoscenico. E' questo il
sogno che Sergio Bernardini si è portato dietro,
irrealizzato, nell'ultimo viaggio. E quello di Bernardini,
il mitico patron della Bussola, era anche il sogno condiviso
dall'indimenticato Inigo Cortesi (sotto
insieme con la cantante), patron del
Kursaal e poi del teatro Verdi, che ogni estate ospitava
Mina al Kursaal, ma che non è mai riuscito a far
vibrare quella splendida voce sotto il tendone del Verdi,
dove sono passati, spettacoli Rai compresi, i personaggi
più grandi.
Sergio
e Inigo hanno sognato anche insieme. Invano. Desiderarono
fortissimamente la presenza di Mina in occasione dello show
che la Rai dedicò alla Bussola e che fu girato al
teatro Verdi con tanti ospiti illustri in sala e collegati
da varie parti del mondo. Sarebbe bastata una telefonata in
diretta dall'eremo di Lugano per sottolineare ancora una
volta che le fortune della Bussola e quelle di Mina erano
cresciute insieme negli anni Sessanta. Ma Mina non ha
più fatto concessioni a nessuno, neppure all'amico
che la lanciò e la fece diventare «la cantante
bianca più grande del mondo», come la
definì Louis Armstrong.
«La mia, più che una speranza - ha più
volte confidato Bernardini prima di morire - è
un'illusione che continuo a cullare. Sarebbe come sedersi
davanti ad un tavolo di una roulette e vedere uscire il
numero zero per dieci volte di fila».
Mina, nove anni fa, scelse Internet per riapparire al suo
pubblico. Il sito di Inwind, che propiziò
l'eccezionale evento, è stato preso d'assalto da
circa venti milioni di fans, che vollero assistere allo show
di una Mina tornata in splendida forma (da 130 chili
è scesa a 60) e con il desiderio, forse, di
riassaporare quel contatto diretto con il suo pubblico che
da oltre trent'anni rifiuta.
L'ultimo concerto di Mina a Montecatini avvenne addirittura
quasi trenta anni fa. Gli ultimi spettacoli live della
«tigre» risalgono infatti al 1972. Ha più
volte ricordato Inigo Cortesi: «Gli show di Mina erano
gli avvenimenti di ogni estate. Ogni volta, nonostante i
prezzi alti, il Kursaal faceva registrare il tutto esaurito
e su ogni tavolo c'era una bottiglia di champagne. Tanti
turisti facevano coincidere la loro vacanza con lo show di
Mina. Per riaverla nei miei locali sarei stato disposto
anche a staccare un assegno in bianco, nemmeno la mia
amicizia con Sergio Bernardini e con il suo manager Elio
Gigante riuscì a farle cambiare idea».
Ma Mina, prima di isolarsi, fece un ultimo regalo ai suoi
fans. Nel 1978, in Versilia (a destra
durante uno dei concerti),
effettuò gli ultimi concerti live della sua carriera
a «Bussoladomani», il locale-tendone che
Bernardini aveva ideato per regalare alla Versilia un'altra
stagione di grandi spettacoli e di grandi interpreti, che
non potevano più effettuarsi in locali esclusivi come
la Bussola. L'annuncio fu da brivido per gli appassionati:
Mina sarebbe stata protagonista di ben quattordici concerti
a Bussoladomani, tra giugno e settembre. Nel 1972, alla
Bussola aveva realizzato un record senza precedenti:
venticinque serate all'insegna del tutto esaurito.
Già in quel periodo la «Tigre di Cremona»,
probabilmente più per problemi legati alla sfera
sentimentale che per preoccupazioni relative all'aspetto
fisico, aveva maturato la convinzione di limitare la sua
attività professionale alle incisioni discografiche e
ci vollero la pazienza e il grande impegno del patron Sergio
Bernardini per indurla a cambiare idea. I due erano legati
da forti vincoli di amicizia, oltrechè dalla stima
reciproca: in pratica le fortune della «Bussola»
di Focette e di Mina erano cresciute insieme durante gli
anni Sessanta e Bernardini era l'unico manager in grado di
realizzare l'exploit di riproporla in Versilia, stavolta nel
nuovo contenitore da lui ideato, un tendone in grado di
contenere migliaia di persone, vista la crisi in cui erano
caduti i locali esclusivi.
Il primo spettacolo si effettuò davanti a seimila
persone. La serata fu aperta da un'anteprima di Walter
Chiari. Poi, toccò a lei. Aprì il concerto con
«Stasera sono qui», a cui fece seguire tutti i
suoi più grandi successi. Mina effettuò
tredici dei 14 concerti: saltò solo l'appuntamento
finale per un improvviso malore. E da allora non si è
più esibita in pubblico.

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