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Luca Lubrani
Burt
Lancaster è una delle tante stelle di Hollywood che
hanno conosciuto Montecatini e vi hanno vissuto una storia
d'amore. La sua, però, non fu una vacanza. Nato
povero, aveva fatto molti mestieri, fra cui l'acrobata. Nel
1945 Burt era un giovane militare statunitense (era nato a
New York nel 1913) e non avrebbe certo immaginato che
sarebbe diventato famoso in tutto il mondo.
Arrivò in città, dopo l'esperienza di due anni
di servizio militare in Nord Africa e in Sicilia. Il futuro
divo di Hollywood conobbe vicino al Tettuccio, durante una
grande festa in onore del generale della Quinta Armata Mark
Clarck, una bella ausiliaria di stanza a Firenze, che poi
diventò la donna della sua vita: Norma Anderson,
vedova di guerra con un bambino.
Burt
e Norma si sposarono nel dicembre 1946 a Hollywood ed ebbero
cinque figli, due maschi e tre femmine.
In quell'anno la sua vita cambiò quasi per caso: in
ascensore, un agente teatrale lo nota per il suo fisico
atletico e, scambiandolo per un attore, gli propone la parte
di un sergente tutto d'un pezzo in un lavoro teatrale di
Broadway, A Sound of Hunting. Si tratta di un dramma
bellico, da cui nel 1952 sarà tratto anche il film
Otto uomini di ferro.
A Broadway avvenne l'incontro con Harold Hecht, che
diventò suo agente nonché suo amico, e gli
procurò un provino a Hollywood. Nel 1946 il
produttore Hal B. Wallis lo scritturò per due film
all'anno per sette anni, ma Lancaster riuscì a far
inserire nel contratto una clausola che gli permetteva di
girare un terzo film all'anno per un'altra casa di
produzione.
Proprio grazie a questa clausola, nell'attesa che arrivasse
il ruolo per il quale era stato scritturato (Furia nel
deserto sarà pronto soltanto un anno dopo),
girò intanto per la Universal il suo primo film, I
gangsters (1946) con Ava Gadner, basato su un racconto
di Hemingway, che lo fece subito apprezzare dalla critica e
dal pubblico per la sua recitazione asciutta e controllata,
ma anche per la sua prestanza fisica (era stato appunto un
trapezista al Kay Brother Circus) e il suo sorriso perfetto.
Il secondo ruolo importante arrivò l'anno dopo con
Forza bruta, una pellicola d'ambiente carcerario in
cui interpretò un detenuto che, durante un tentativo
di evasione, venne ucciso con i compagni.
Nel ruolo del pirata del Corsaro dell'isola verde e
di una sorta di Robin Hood ne La leggenda dell'arciere di
fuoco Lancaster dà corpo e volto a personaggi
nuovi, complessi e ironici, un passo avanti rispetto al
grande avventuriero Errol Flynn. La più bella
istantanea generale dell'attore viene da quei due film. Ne
L'ultimo apache Lancaster anticipa la stagione dei
western dalla parte degli indiani e non era piccola
intuizione nel 1951. Due anni dopo in Da qui
all'eternità gareggia in bravura con Montgomery
Clift, ritenuto un genio della recitazione.
Successivamente si adegua all'emotività della Magnani
ne La rosa tatuata. Lancaster si pone orizzonti
sempre nuovi, non si ferma mai su un clichè. È
sempre più bravo. Accanto a Kirk Douglas, da sempre
suo grande amico, disegna un Wayatt Earp silenzioso e
intensissimo in Sfida all' O.K. Corrall. Lancaster
è ormai pronto per l'Oscar, che arriva nel '60 con
Il figlio di Giuda. Eccolo affrontare nuovi ruoli,
impegnativi e complessi come quello del giudice nazista
Janning in Vincitori e vinti. Ed ecco una nuova
evoluzione, davvero importante, quando nel '63 l'attore
diventa il principe di Salina ne Il Gattopardo di
Visconti, col quale collabora anche in Gruppo di famiglia
in un interno. Legittimato dunque da uno dei massimi
autori europei, Lancaster è ormai uno dei più
grandi attori del cinema del mondo. Continuerà ad
alternare ruoli, anche d'azione, fino alla tarda età,
tornerà in Italia, con la Cavani, per La
pelle.
Lancaster ha mostrato una capacità straordinaria di
aderire a qualsiasi tipo di personaggio, al massimo livello.
Nessuno è stato altrettanto duttile e credibile. Per
la magnifica presenza, per la simpatia, per quel quanto non
misurabile che produce un divo fuoriclasse, per
l'irresistibile identificazione che sapeva generare, Burt
Lancaster ha riempito il cinema come pochissimi altri. E'
morto il 20 ottobre1994.
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