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Un entusiasmo e un affetto indescrivibili di centinaia di montecatinesi e di turisti. Domenica 15 settembre, a città ha accolto con un abbraccio calorosissimo il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi accompagnato dalla signora Franca. Ciampi è il quarto Capo dello Stato che visita Montecatini nel dopoguerra (i precedenti furono Gronchi, Leone e Scalfaro). La coppia presidenziale è stata accolta alle Terme Tettuccio, nel più bello degli stabilimenti termali, alla presenza dei sindaci di Montecatini, Ettore Severi, e di Pistoia, Renzo Berti, dell'amministratore delegato della nuova società di gestione, Mauro Scaramucci, di tante altre autorità e di altri 200 invitati rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e politico. Ciampi ha firmato il libro delle visite ed ha ammirato il banco della mescita, con sullo sfondo le ceramiche di Cascella, e il Salone Portoghesi.
Gli illustri ospiti hanno potuto ascoltare un concerto del pianista montecatinese Andrea Lucchesini, che ha suonato per Franca e Azeglio Ciampi Il preludio al chiaro di luna di Beethoven. Il Presidente ha ricevuto anche due omaggi a ricordo della sua visita: il Comune gli ha donato una piccola scultura di Sirio Tofanari, autore proprio della «Fontana dei coccodrilli» nello stabilimento; le Terme una targa in oro bianco con incisa l'immagine del Tettuccio. La visita si è conclusa con una passeggiata nel parco, reso particolarmente suggestivo, al tramonto, dalla luce di tantissime piccole candele. Poi, per il Presidente è stato eccezionalmente riaperto il cancelletto che unisce lo stabilimento con l'hotel Bellavista, dove si è fermato per la cena con un numero ristretto di autorità. Il giorno successivo Ciampi ha inaugurato a Castelmartini il monumento ai Martiri del Padule e poi è stato ospite del Comune di Pistoia. Qui la domenica aveva visitato un vivaio. A Castelmartini il Presidente della Repubblica CarloAzeglio Ciampi è stato accolto da almeno tremila fra ex combattenti e reduci e familiari dei caduti giunti da tutta la Toscana, ma anche dalla Liguria e dall'Emilia Romagna. Ad accogliere Ciampi il sindaco di Larciano Roberta Beneforti, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, il presidente della Provincia Gianfranco Venturi, il sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi e il comandante della scuola di guerra aerea generale Nello Barale. L'intervento del presidente della Repubblica è stato breve, ma incisivo. «Questo monumento - ha detto Ciampi - è un modo per onorare i martiri, per ricordarli nel silenzio e nella meditazione. Questo monumento è opera di grande valore artistico, di grande significato etico per la nostra comunità. Il suo valore è accresciuto dal fatto che il maestro Gino Terreni, oltre che artista, sia stato partigiano, patriota». Per Larciano quella di Ciampi è stata la prima visita di un Presidente della Repubblica della storia repubblicana per rendere onore alle vittime della strage del 23 agosto del 1944. Ha inaugurato il monumento in memoria delle vittime dell'eccidio del padule di Fucecchio, voluto dal "Comitato regionale toscano dell'associazione combattenti e reduci", dalla Regione Toscana, dalla provincia di Pistoia e dal comune di Larciano. Il monumento è stato realizzato da Gino Terreni, è in marmo statuario di Carrara e rappresenta lo stupore e il dramma delle vittime innocenti, falciate dalle armi di quegli stessi soldati che avevano dovuto ospitare nelle loro case. Lo stupore, l'incredulità e la condanna si leggono anche negli occhi del bimbo, che vi è rappresentato, verso i carnefici delle propria madre, la paura e l'attesa della morte sui volti dei due familiari. L'area che circonda il monumento è stata progettata dall'architetto Roberto Cipollini.
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