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Luca Lubrani
Bocelli, Montecatini, Puccini: personaggi che si intrecciano tra loro e con la città delle Terme. Andrea Bocelli, la scorsa estate, è stato uno dei Vip invitati alla cena che ogni anno Sirio Maccioni, il re della ristorazione di New York, organizza nella sua villa di via Baragiola. Poi, il cantante è stato ospite della trasmissione di Giorgio Panariello al teatro Verdi, dove ha presentato alcuni brani del suo ultimo Cd.
E Puccini che ruolo gioca? Il grande maestro lucchese frequentava le Terme di Montecatini, dove si incontrava con compositori, musicisti, cantanti e direttori d'orchestra, ma non disdegnava neppure di intrecciare complici sguardi con qualche leggiadra signora. Inoltre, un immenso e intenso amore è quello di Andrea Bocelli per Giacomo Puccini. Una grande passione per il magico creatore di tante melodie. Ed ecco che l'intreccio Bocelli-Puccini-Montecatini finisce per completarsi proprio in questo 2004 in cui si ricorda l'80° anniversario della morte del Maestro e il centenario della creazione di Madama Butterfly. «Sono rimasto affascinato dalla musica di Puccini da quando avevo cinque anni - racconta Bocelli -. Sentivo già allora istintivamente qualcosa di diverso dagli altri autori. Quelle melodie di Bohème, di Tosca, di Turandot mi coinvolgevano, colpivano tanto i miei sentimenti. Si può parlare di un amore a prima vista. Non si tratta di una scoperta tardiva dei personaggi pucciniani dato che quest'anno ho interpretato Mario in Tosca al festival di Torre del Lago. Già due anni fa avevo cantato in Butterfly. E non intendo smettere qui. Darò vita ad altri "eroi" pucciniani finchè la voce me lo consentirà, spero per molti anni ancora. Anzi devo dire che, se possibile, mi dedicherò molto di più alle opere pucciniane in futuro, il mio amore per Giacomo diventa più intenso col passare del tempo». Andrea Bocelli non è solo un appassionato della musica ma anche un fan del personaggio Puccini. «Giacomo è molto moderno - sottolinea il tenore - era un grande uomo, così sensibile, pieno di intensi sentimenti che poi ha saputo comunicare a tutti con la musica. Ammiro tutto quello che viene fatto, anche libri, testimonianze per mettere a fuoco meglio vicende e avvenimenti della sua vita e della sua arte. Sono un pucciniano convinto».
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