Alberto Sordi, un italiano in vacanza alle Terme. Montecatini lo ricorda a 20 anni dalla scomparsa
Montecatini ricorda un amico speciale, Alberto Sordi, a venti anni dalla sua scomparsa. L’attore era nato nel cuore di Trastevere, da Pietro Sordi, direttore d’orchestra e concertista presso il teatro dell’opera di Roma, e da Maria Righetti, insegnante. Aveva due sorelle, Savina e Aurelia, ed un fratello, Giuseppe, detto Pino. La famiglia ha sempre rappresentato un punto fermo nella sua vita.
Sordi è morto il 25 febbraio 2003 a 82 anni. Come Totò, Fabrizi e tanti altri indimenticabili protagonisti del teatro e del cinema, ha avuto, nella sua lunga e felice carriera, stretti legami con Montecatini, prima come protagonista nelle compagnie di rivista, poi in alcuni film e, inevitabilmente, come ospite di manifestazioni e trasmissioni televisive. L’ultima sua presenza fu a Serata d’Onore con Pippo Baudo a maggio 1989.
Sordi è stato anche uno dei più famosi partecipanti ad alcune edizioni del “Rally del cinema”, una manifestazione di grande successo che si svolgeva a fine anni Cinquanta e che naturalmente aveva Montecatini come suo punto di riferimento.
Poi, nel 1978, ha girato al grand hotel La Pace diverse scene del film «Una vacanza intelligente». In particolare, tutti ricordano quella spassosa del pranzo con menù macrobiotico insieme alla sua moglie “buzzicona”.
A Montecatini è venuto diverse volte ed ha sempre trovato un’accoglienza molto calorosa da parte del pubblico e degli ospiti termali. Durante una manifestazione cinematografica, fu assediato in albergo da una folla entusiasta. Ad un certo punto, Sordi si decise ad uscire ad incontrare i suoi fans, ai quali dedicò alcune spontanee battute alla Petrolini.
Un’altra volta è venuto con Monica Vitti ospite del festival Fedic per la proiezione di «Polvere di stelle» in occasione di una delle serate inaugurali.
Sordi rimane un simbolo del cinema italiano con una professione iniziata giovanissimo e costellata da un’infinità di grandi successi. Quando compì 80 anni fu festeggiatissimo e Rutelli lo proclamò per un giorno «sindaco di Roma».
Negli ultimi anni, Sordi ha espresso giudizi senza mezzi termini. «Ho compiuto 80 anni ed ora posso dire tutto quello che mi passa per la testa». Vediamo qualche suo impietoso giudizio. Sul Festival di Venezia: «Anni fa, sulla spiaggia incontravi Gary Cooper e Greta Garbo, ti vestivi in smoking e andavi a ricevimenti dei Conti Volpi di Misurata. Adesso è diventato un festival senza smoking ma, come dice il nome, deve essere una festa e alle feste io sono sempre andato con il vestito buono».
E il cinema di oggi? «Con questi film sul sesso e la violenza siamo entrati in un nuovo neorealismo, perchè è questo che accade nella realtà».
Ha avuto anche parole di elogio e di rimpianto per Totò, trascurato in vita dalla critica. «E’ stato uno dei più grandi interpreti del nostro cinema, ma non ha avuto i riconoscimenti che si sarebbe meritato, mentre era ancora vivo».
Sordi, prima di andarsene, è riuscito a realizzare un progetto importante a coronamento di una carriera interminabile: la «Fondazione Alberto Sordi» dedicata ai giovani. In 190 film, la sua «Storia di un italiano», unita a materiale di repertorio diventerà un supporto scolastico e persino un libro di testo multimediale. Inoltre con i fondi ricavati e altri lasciti, la Fondazione aiuterà i ragazzi desiderosi di avvicinarsi al cinema ma che sono privi dei mezzi economici necessari a frequentare corsi e scuole di specializzazione. Un gesto che sicuramente fa onore al grande attore e che lo farà ricordare per sempre insieme ai suoi film.
Luca de Simone